Uno dei modi per far fronte ai disagi derivanti dall'allergia o intolleranza al nichel è seguire una dieta di rotazione: scopri cos'è!
Uno dei modi per far fronte ai disagi derivanti dall'allergia o intolleranza al nichel è seguire una dieta di rotazione: scopri cos'è!Coscienti di essere allergici (o quantomeno intolleranti) al nichel e armati di una lista di alimenti da evitare fornita dall’allergologo, il primo passo da compiere è iniziare a eliminare quei cibi che ci fanno stare male. Nel caso si accusino sintomi leggeri o in presenza di un’intolleranza, potrebbe essere sufficiente eliminare gli alimenti contenenti un alto tasso di nichel anche solo per un determinato periodo di tempo.
In questo caso, si parla di dieta a rotazione o di rotazione che prevede l'eliminazione, per alcuni giorni, dei cibi “incriminati” così da depurare e purificare l'organismo.
A seconda delle prescrizioni mediche, gli alimenti potranno essere reintrodotti gradualmente, onde evitare che si verifichino effetti indesiderati
Ogni alimento, infatti, verrà inserito nella dieta singolarmente, in modo da poter osservare il comportamento del corpo e prendere atto di un'eventuale reazione allergica.
Ciò significa che è fondamentale conoscere i cibi che appartengono alla stessa famiglia, in quanto, non è permesso assumerne più di uno nuovo al giorno.
Per esempio, se il quinto giorno della vostra dieta introducete i fagioli che fanno parte della famiglia delle "leguminose", non potrete di certo assumere nella stessa giornata o nei giorni immediatamente successivi: arachidi, ceci, carrube, cacao, fagiolini, fave, lenticchie, liquirizia, lupini, piselli e soia.
In base al grado di allergia (o intolleranza) la durata della dieta di rotazione potrà variare; si va dalle due o tre settimane ai due o tre mesi. Invece, nei casi di conclamata allergia con annessa una più grave sintomatologia, sarà necessario escludere definitivamente gli alimenti contenenti nichel dalla dieta.