Ti sei scoperta allergica al nichel? Non disperare! Scopri quali cibi devi assolutamente evitare e quali puoi invece concederti!
Ti sei scoperta allergica al nichel? Non disperare! Scopri quali cibi devi assolutamente evitare e quali puoi invece concederti!Consapevoli di un’allergia alimentare al nichel, la prima cosa da fare per evitare ulteriori reazioni allergiche, è seguire un'accurata dieta che il vostro medico provvederà a fornirvi. Questa consiste nell’eliminazione di tutti quei cibi che contengono nichel così da ripristinare l'equilibrio dell’ organismo.
Allergia al Nichel: quali alimenti evitare
Di seguito, sono elencati gli alimenti da evitare e quelli che possono essere assunti tranquillamente. Ovviamente, ognuno di essi contiene una diversa quantità di nichel che l’allergologo saprà indicarvi con precisione.
Gli alimenti ad alto contenuto di Nichel
Tra gli alimenti ad alto contenuto di nichel troviamo: arachidi, aragoste, aringhe, asparagi, avena, avocado, birra chiara, biscotti, brioche, broccoli, cacao, carote, cavolfiore, cavoli, cioccolato, cipolla, cozze, cracker, fagioli, fagiolini, farina di mais, fichi, funghi, kiwi, lattuga, legumi (fave, ceci, lenticchie, piselli), lievito chimico, marmellate, mitilli, noci, nocciole, ostriche, pane integrale, patate, pera, platessa, pomodoro, prugne.
Gli alimenti con conservanti
Inoltre, sono da evitare tutti gli alimenti contenenti conservanti come i cibi in scatola e quelli cotti in pentole di metallo. Forse non tutti sanno che il nichel è presente anche nei coloranti utilizzati per realizzare gli oggetti di vetro, di porcellana e le stoviglie di terracotta. Dunque, è molto importante prestare attenzione anche ai recipienti in cui vengono conservati o cotti gli alimenti.
Allergia al Nichel: quali alimenti mangiare
Passiamo, invece, a elencare i cibi che possono essere consumati: carne (di qualsiasi tipo), pesce (esclusi quelli elencati precedentemente), riso, uova, latte e derivati.
Seguire una corretta alimentazione è molto importante ma, naturalmente, dovrà essere lo specialista a specificare quali alimenti eliminare o evitare per iniziare un percorso di guarigione.