Alimentazione
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Konjac: proprietà e benefici

Il konjac è una radice di origine asiatica nota fin dall’antichità per le molteplici proprietà benefiche. Ecco tutti i suoi benefici. 

Il konjac è una radice di origine asiatica nota fin dall’antichità per le molteplici proprietà benefiche. Ecco tutti i suoi benefici. 

L’Amorphophallus konjac (o semplicemente konjac) è una radice la cui pianta perenne appartiene alla famiglia delle Aracee. Originario dell’Asia, è chiamato anche lingua del diavolo o shirataki e fin dall’antichità è considerato un alimento terapeutico grazie alle sue innumerevoli proprietà benefiche.

Ikonjac si può acquistare in commercio sotto forma di capsule, polvere e panette. La sua farina, inoltre, può essere utilizzata per preparare pasta, gnocchi e pane ipocalorici.

Nei paesi asiatici il konjac viene utilizzato come rimedio naturale per tenere sotto controllo il diabete e per alleviare i sintomi di alcuni particolari tipi di tumore.

Nel mondo occidentale, invece, questa radice ipocalorica è apprezzata per le sue proprietà dietetiche ed è indicata se si vuole perdere peso. Si pensi, infatti, che il shirataki è composto per il 97% da fibre naturali, per il 3% da acqua e apporta 9,6 KCal per 100 grammi.

Konjac

Il Konjac contiene diversi minerali ( zinco, rame, ferro, calcio, fosforo), cellulosa, lignina e glucomannano. Questa fibra vegetale è un polisaccaride idrosolubile che, aumentando di volume a contatto con i liquidi, dona un’immediata sensazione di sazietà e riduce l’assorbimento degli zuccheri e dei grassi nell’organismo.

La lingua del diavolo favorisce inoltre il transito intestinale e aiuta la digestione. E non è tutto: tra i suoi innumerevoli benefici si deve menzionare anche il fatto che è disintossicante, che stimola la diuresi e che regola il metabolismo.

Konjac: le controindicazioni
Tuttavia esistono anche delle controindicazioni per la sua assunzione. Il konjac, infatti, non deve essere consumato in caso di ipersensibilità verso gli elementi che compongono la radice, occlusione intestinale, ulcera peptica e qualora si stiano prendendo particolari farmaci contro il diabete.

Le fibre in esso contenute, infatti, talvolta possono modificare l’assorbimento di determinati medicinali. Anche in caso di gravidanza o se si è in cura per l’ipertensione e il colesterolo, infine, è bene consultare il proprio medico curante prima di iniziare a consumare questa radice.