Guida all’importanza del gioco: fondamenti. Guarda la nostra video guida e scopri il significato del gioco nello sviluppo psicofisico di ogni bambino.
A domanda... risposta
Che cosa rappresenta il gioco per un bambino?
Il gioco non è un passatempo, come può esserlo per gli adulti. Il gioco, per il bambino, è un "lavoro", è la sua attività principale, perché proprio attraverso il gioco il bambino impara e quindi, imparando, cresce.
Cosa significa che il gioco aiuta a imparare? Deve essere un gioco didattico?
Tutti i giochi sono "didattici". Il bambino apprende attraverso l'esperienza, acquisisce conoscenze da ciò che fa, osservando le reazioni alle sue azioni. Quando un bambino fa scorrere la palla sul tavolo e la palla cada dall'altra parte, acquisisce l'esperienza della "legge di gravità", senza, ovviamente, conoscere la teoria che la sottende. In questo caso, immagazzina, comunque, una nozione che utilizzerà sempre in seguito: da grande, saprà che lanciando la palla, essa arriverà da un'altra parte.
Quale atteggiamento è bene tenere con i bambini?
I bambini vanno lasciati liberi di sperimentare, per il tempo a loro necessario. Non bisogna costringerli a fare una cosa in un determinato modo; è molto meglio svolgere l'attività insieme a loro, perché i bambini imparano guardando l'adulto, per imitazione. In questo modo, oltre ad apprendere, il bambino vivrà la felicità della scoperta, capirà che ora riesce a fare qualcosa che prima non era capace di portare a termine, acquistando così una grossa sicurezza in se stesso, elemento fondamentale per la sua crescita: ora sa che è in grado di gestire una situazione in più.
Bisogna lasciarli giocare con tutto?
Sì, nel limite della sua sicurezza. Anche il cibo è parte della loro esperienza e toccarlo, maneggiarlo, prepararlo è parte importante dell'apprendimento. Per i bambini non valgono le regole che gli adulti si danno, perché non le conoscono, non le comprendono.
Qual è il compito dell'adulto, allora?
Dal momento in cui nasce, il bambino non fa altro che imparare a diventare grande. E l'adulto, con la sua vicinanza, la sua presenza, deve consentirgli di fare le cose in prima persona, perché solo riuscendo a portare a termine ciò che prima non riusciva, il bambino ha compiuto un passo in avanti nella crescita. Giocando, il bambino tira fuori le sue capacità innate, le scopre e le vive. Attraverso il gioco e le attività, l'adulto deve imparare a conoscere il bambino, rispettare i suoi tempi, aiutandolo così a scoprire le sue potenzialità.
Autore
Valeria Sanna per BentoBox
Regia
Valeria Sanna per BentoBox
Producer
BentoBox
Operatori
Enrico Boccato per BentoBox
Montaggio
Enrico Boccato per BentoBox
Esperto
Giuliana Cancelli, fondatrice dell'asilo nido C'era una volta
Si ringrazia
Asilo nido C'era una volta
via Savona, 10
20144 - Milano
www.nidoceraunavolta.it
- Bruno Munari ha dedicato parte della sua esperienza artistica ai bambini, ideando i laboratori "Giocare con l'Arte" che dal 1977 si sono diffusi in Italia e all'estero.
La pedagogia adottata dall'artista in questi laboratori si basa sul "fare per capire" e sul "dire come - e non cosa - fare". Grazie ai laboratori, l'artista ha sviluppato un vero e proprio Metodo riconosciuto e legalmente registrato, portato avanti, oggi, dalla fondazione che prende il suo nome.