Figli e divorzio - consigli: i diversi tipi di separazione. I video consigli della psicologa per comunicare ai figli la decisione della separazione nei diversi tipi di divorzio.
A domanda... risposta
Come comunicare ai bambini che i genitori si stanno separando?
È importante che i genitori trovino una buona strategia per comunicare ai loro figli la decisione della separazione. Infatti i bambini, in questo momento di shock e incertezza, hanno un fondamentale bisogno di essere rassicurati, accettati e ascoltati. Hanno bisogno di sapere che non perderanno l'amore dei genitori e hanno bisogno di ricevere chiare informazioni su cosa sta accadendo e su cosa accadrà.
Come si fa a spiegare a un bambino piccolo quello che sta accadendo?
Il genitore deve essere aiutato a capire come adeguare il suo linguaggio all'età del bambino, sia dal punto di vista del comportamento verbale (cosa dire), sia dal punto di vista della comunicazione non verbale (linguaggio del corpo). Ciò tramite il tono di voce, un'atmosfera accogliente e un atteggiamento di accettazione delle emozioni del figlio e delle domande che eventualmente il bambino vorrà porre. Un aspetto importante è che i genitori si accordino, anche con un aiuto esterno, sulla versione da dare ai bambini in merito all'accaduto e a ciò che accadrà. Devono essere rassicuranti e competenti.
Cosa accade nei divorzi cooperativi?
Nei divorzi cooperativi, in cui gli ex-partner riescono a proteggere i figli dai propri conflitti e dall'infelicità, i genitori riescono a prendere coscienza di avere ancora in comune l'amore per le proprie creature. Quindi, nel momento della comunicazione, diventa molto utile esprimere le proprie emozioni, autorizzando anche i figli a esprimere le loro. È importante che i genitori condividano, mettano in comune, le proprie emozioni, adeguatamente all'età dei figli, e mostrino soprattutto la tristezza e il dolore per ciò che sta accadendo. In questo modo i figli si sentono più liberi nel palesare le loro stesse emozioni.
Cosa si intende per divorzio distante e cosa avviene?
Nei divorzi distanti, in cui vige il silenzio e la distanza emotiva tra i due ex-partner, i quali non hanno manifestato il conflitto, è davvero importante che venga ricercato, attraverso l'aiuto di un mediatore, di un counselor o di uno psicoterapeuta, un accordo su ciò che bisogna riferire ai figli in modo tale che nella discussione con questi ultimi non emergano le emozioni conflittuali non espresse per tanto tempo. Nel momento della comunicazione non bisogna lasciar emergere tutto quello che non è stato espresso prima, né lasciarsi andare e sfogare il conflitto represso. Proprio per questo, l'assistenza di una terza figura aiuta a elaborare le emozioni più velocemente.
Come comportarsi in caso di divorzio ostile?
Nel divorzio ostile, a causa di sentimenti troppo forti, a volte incontrollati, nei confronti del partner, sarebbe estremamente utile, prima di parlare con i figli, che ogni genitore avesse la possibilità di esprimersi in un luogo terapeutico. Esternando così le proprie frustrazioni e i propri conflitti, i genitori potranno essere più sereni e sforzarsi di ascoltare la voce dei bambini. Se un accordo su come comunicare la notizia non è possibile, è comunque auspicabile un percorso individuale per poter elaborare le emozioni incontrollabili e molto forti che accompagnano questo tipo di situazione.
Autore
Giuseppe Vetrano
Producer
Giuseppe Vetrano
Regia
Giuseppe Vetrano
Operatore
Giuseppe Vetrano
Montaggio
Giuseppe Vetrano
In redazione
Alessandra Krengli
Esperto
Angelica Vetrano, psicologa
Si ringrazia
Accademia Palermitana di Psicologia Integrata
www.associazioneappi.org
Un ringraziamento particolare a Giulia Perriera.
- I genitori dovrebbero avere l'accortezza di comunicare la decisione adeguando il linguaggio all'età, per esempio nel caso di bambini molto piccoli, al di sotto dei 3 anni d'età, il bambino non ha quelle capacità cognitive che gli consentono di prefigurarsi i cambiamenti che avverranno nella sua vita: egli per comprenderli deve fare esperienza diretta. È importante che i genitori diano informazioni semplici, concrete, come, per esempio: «Papà e mamma vivranno i case diverse», senza approfondire l'argomento nello specifico. Ovviamente ai bambini così piccoli bisogna assicurare un domicilio primario stabile e contatti brevi e frequenti col genitore che cambia casa, perché possa sviluppare una sana relazione di attaccamento con entrambi.
- Per i bambini in età pre-scolare, bisogna invece dare una spiegazione molto concreta sui motivi della separazione e sulle reali conseguenze per la loro quotidianità e per la loro vita, sapendo che è molto importante rassicurare i figli: devono capire che di non sentirsi responsabili, come spesso accade, di quanto sta avvenendo. I bambini, infatti, essendo egocentrici, sono spesso convinti che sia tutta colpa delle loro azioni.
- Con i bambini più grandi, dai 6 agli 8 anni, che già conoscono e capiscono il significato della parola "divorzio", bisogna accertarsi che essi sappiano comprendere i reali motivi e che non creino fantasie catastrofiche, in base, per esempio, ai racconti dei compagni di scuola. Bisogna dare spiegazioni semplici sulle ricadute pratiche della separazione, rassicurarli, e soprattutto, essere onesti sulle proprie emozioni, consentendo a loro di esprimere tutto ciò che sentono. La stessa cosa si può fare con bambini ancora più adulti, dai 9 ai 12 anni, che tendono sia a sviluppare un forte senso morale sia a schierarsi a favore di uno dei due genitori. È utile che i due ex-partner parlino di ciò che è accaduto senza nascondere anche altri particolari della separazione, rimanendo sempre nel ruolo di educatori, ruolo che suggerisce di essere autentici ma sempre autorevoli.