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Come gestire (bene) le liti fra i bambini

Litigate e bisticci tra bambini sono all'ordine del giorno: ecco allora qualche dritta utile per mamma e papà.

Litigate e bisticci tra bambini sono all'ordine del giorno: ecco allora qualche dritta utile per mamma e papà.

Che si tratti di fratelli o di semplici amichetti, le litigate tra bambini sono un grande classico in molte situazioni. A scuola come al parco o in spiaggia capita spesso di assistere a litigi per il possesso dei giocattoli piuttosto che per i turni sull'altalena: cosa fare allora? Molti genitori, specie in presenza di altri, vengono spesso colti dall'imbarazzo per la lite scoppiata all'improvviso tra i pargoli, tuttavia la prima cosa da tenere presente è che litigare per i bambini, non solo è assolutamente fisiologico, ma ha anche una valenza positiva.

Anche i bambini litigano, ed è normale

Attraverso una lite i bambini hanno infatti la possibilità di esprimere le loro emozioni, di far sentire la loro voce e, in qualche modo, di mostrare il loro punto di vista sulle cose. Il litigio, insomma, è un meccanismo naturale e propedeutico alla crescita dei piccoli. Non bisogna poi preoccuparsi eccessivamente, perché questi liti sono "esplosioni" che solitamente durano pochi minuti, trascorsi i quali i piccoli tornano - come per magia - a giocare insieme in completa serenità.

Come gestire una lite fra bambini

Alla luce di quanto detto poco fa, ecco qualche consiglio per genitori che - spesso - attoniti, assistono alle liti dei bambini non sapendo bene come comportarsi. 

Non intervenire

In linea di massima, visto che litigare è fisiologico e fa parte della crescita dei bambini, sarebbe opportuno che mamma e papà cercassero di intervenire il meno possibile nei litigi tra bambini. Meglio osservare la situazione a distanza e intervenire solo laddove vi sia il pericolo che la litigata possa trasformarsi in una "rissa" pericolosa. Ovviamente se i bambini si ritrovano a passare alle mani, meglio cercare di dividerli, ma facendo attenzione a non colpevolizzare nessuno dei due.

Non difendere sempre tuo figlio

A corollario della regola precedente (non intervenire), cerca anche di non difendere sempre e comunque il tuo bambino. Prendere le sue parti ad ogni litigio, infatti, può avere conseguenze molto negative. Il bambino non solo non imparerà a difendersi da solo, ma si sentirà legittimato a mettere in atto qualsiasi tipo di comportamento, anche quelli palesemente sbagliati perché ci sarà qualcuno pronto a difenderlo sempre e comunque.

Non obbligare i bambini a fare pace

Fermo restando che le liti fra bambini solitamente si risolvono pacificamente e in poco tempo, è necessario che i litigi si plachino da sé. Sono infatti i piccoi a dover trovare una possibilità di incontro per ricominciare a giocare inseieme. Forzarli a chiedere scusa o a fare la pace a tutti i costi, non solo non serve a nulla, ma non permette nemmeno ai bambini di prendere coscienza di quello che è successo.

Un'occasione per sviluppare l'empatia

Se proprio si vuole cercare di riportare la pace tra i bambini, meglio puntare a stimolare le loro capacità empatiche. Rimproverarli per avere fatto qualcosa di sbagliato spesso non serve a nulla, meglio mostrare loro, attarverso esempi concreti, cosa si prova a trovarsi in una data situazione. Cosa faresti se Luca avesse rotto un tuo gioco? Come ci rimarresti se non volesse resistuirti la tua bici? Domande del genere possono essere più efficaci.

Non attribuire significati "adulti" alle liti dei bambini

Infine, attenzione a non attribuire ai litigi tra bambini dei significati "adulti". I bambini, infatti, possono litigare anche con il loro migliore amico o con il compagno di giochi di sempre, senza che questo significhi nutrire per lui del rancore o dell'astio, come accade nelle litigate tra adulti.

Foto di apertura: Freepik