La rabbia è un sentimento normale nei bambini ma spesso difficile da gestire per mamma e papà: ecco allora qualche consiglio utile.
La rabbia è un sentimento normale nei bambini ma spesso difficile da gestire per mamma e papà: ecco allora qualche consiglio utile.Sarà capitato a moltissimi genitori di ritrovarsi a osservare, inermi, una vera e propra esplosione di rabbia da parte del proprio bambino. Che si tratti di una scenata a casa perché ha perso il suo gioco preferito o di una sfuriata al parco perché non vuole andare via, spesso ci si sente totalmente spiazzati oltre che in imbarazzo se il tutto avviene sotto gli occhi di altre persone. Cosa fare allora?
La rabbia nei bambini è un sentimento del tutto normale
Prima di scoprire cosa fare in queste occasioni così difficili facciamo un passo indietro per scoprire che, in realtà, la rabbia è un sentimeno del tutto normale anche nei bambini. Dopo i due anni, infatti, la rabbia è proprio uno degli strumenti che il bambino utilizza per affermare se stesso. in qualche caso, poi, può essere un modo per esprimere il disagio causato da situazioni che non riescono a comprendere o da emozioni che non sanno gestire.
Consigli per gestire la rabbia nei più piccoli
Ad ogni modo, la regola fondamentale è quella di non cercare di reprimere la rabbia dei bambini ma piuttosto di lasciarla sfogare, aiutando eventualmente i bimbi ad incanalarla in attività "positive". Per farlo è possibile attuare qualche piccola strategia.
Niente rimproveri
Come dicevamo, la rabbia non va repressa con urla e minacce. Il rischio infatti è che il bambino si abitui a tenersi tutto dentro: un atteggiamento che, anche in età adulta, può avere conseguneze molto negative.
Il potere della consolazione
Nei momenti di rabbia una coccola fa sicuramente bene: anche se spesso non viene spontaneo farlo, il mezzo migliore per sedare la rabbia sono un bacio o un abbraccio, perfetti e utili a "contenere" le emozioni del bambino, calmandolo.
Incanalare la rabbia
Una volta esaurito l'episodio di rabbia è possibile spiegare al bambino che la rabbia può essere trasformata e trasmutata in un altro: un disegno o un disegno da colorare sono perfetti per trasferire su un altro oggetto le sensazioni negative connese all'emozione della rabbia.
Sì alle regole
Può capitare che il bambino vada letteralmente in tilt e si arrabbi anche perchè ha bisogno di regole precise da rispettare e di conseguneza di confini certi entro cui muoversi. E' bene allora stabilire delle regole chiare, coerenti e che il bambino possa rispettare facilmente.
L'importanza dei rituali
Se la rabbia del bambino tende a esplodere in momenti particolari della giornata, può essere utile cercare di creare dei rituali rassicuranti in cui il piccolo si possa rifugiare. Se per esempio le scenate avvengono sempre di primo mattino perché non vuole vestirsi, si può pensare di creare un rituale speciale per la colazione che lo rassereni e che lo calmi.
Cosa fare se il bambino morde
Capita a volte che la rabbia si manifesti anche attraverso gesti fisici, come quello di mordere. Se si tratta di un episodio isolato non è il caso di preoccuparsi ma se diventa un'abitudine, oltre a spiegare chiaremente al bambino che non si fa, è necessario cercare di capire cosa si nasconde dietro al suo comportamento.
Non isolare il bambino
Spesso i genitori credono che un bambino arrabbiato vada lasciato da solo, "così sbollisce la rabbia". Al contrario è bene supportare e stare vicino al bambino in modo da fargli capire che le sue emozioni vengono comprese e comunque rispettate.
Comunicazione ed ascolto attivo
Allo stesso modo, una volta passato il momento di rabbia è bene parlare con il bambino e spiegargli che può capitare di essere arrabbiati ma che può provare a esprimere quello che sente anche in altro modo. Ugualmente è fondamentale ascoltare attivamente le ragioni che hanno portato il bambino a perdere letteralmente le staffe.
Il barattolo della calma
Infine, uno strumento molto utile per tranquillizzare il piccolo dopo un episodio di rabbia, è il barattolo della calma, basato sul metodo Montessori. Facilissimo da fare anche a casa, potrà diventare un piccolo rituale per rilassarlo.
Foto di apertura: Immagine di jcomp su Freepik