Dalle origini alla sua forma attuale, passando per le differenze con la bandiera della pace: ecco tutto quello che c’è da sapere sulla creazione di Gilbert Baker
Dalle origini alla sua forma attuale, passando per le differenze con la bandiera della pace: ecco tutto quello che c’è da sapere sulla creazione di Gilbert BakerInclusione e diversità: due concetti uniti in uno dei simboli più famosi del mondo, la bandiera arcobaleno. I colori scelti non sono casuali, bensì incarnano un preciso significato legato a doppio filo soprattutto alle rivendicazioni della comunità LGBT+. Dalle sue origini agli attivisti che l’hanno resa famosa, passando per il rapporto che l’Italia ha con questo simbolo, ecco tutto quello che c’è da sapere sulla bandiera LGBT+ e i suoi colori.
Bandiera LGBT+: significato e origini
La bandiera arcobaleno fu creata nel 1978 da Gilbert Baker, un artista e attivista per i diritti gay di San Francisco. Baker concepì la bandiera come emblema rivoluzionario di orgoglio e liberazione. “La nostra missione come persone LGBTQ è di essere visibili – dichiarò Baker, nel presentare la Freedom Flag – Per vivere l'aperta verità. Per avere il coraggio di vedere ed essere visti. E la bandiera arcobaleno è il modo di fare tutto questo”.
La versione originale della bandiera comprendeva otto colori, ognuno con un significato specifico.
Ogni colore ha un significato particolare: il rosa rappresenta il sesso, mentre il rosso simboleggia la vita. L'arancione è associato alla guarigione, e il giallo richiama il sole. Il verde evoca la natura, il turchese è legato all'arte, e l'indaco incarna la serenità. Infine, il viola rappresenta lo spirito.
La nuova bandiera LGBT+
Nel corso degli anni, la bandiera subì alcune modifiche, per lo più legate a ragioni pratiche. La versione più conosciuta oggi ha sei colori: rosso, arancione, giallo, verde, blu e viola, ciascuno mantenendo una parte del significato originale.
Oggi ogni colore della bandiera moderna continua a rappresentare gli stessi valori fondamentali, seppur in una forma più compatta.
Sparito il rosa, resta il rosso, un colore vibrante che simboleggia energia e vitalità. L'arancione indica la guarigione, evocando una sensazione di calore e confort. Il giallo è associato alla luce del sole, portatore di gioia e ottimismo. Il verde è il colore della natura, richiamando la crescita e l'armonia con l'ambiente. Eliminato il turchese, rimane il blu, che rappresenta l'armonia ispira pace e tranquillità. Infine, il viola simboleggia lo spirito, riflettendo profondità e introspezione.
Gli attivisti che hanno reso famosa la bandiera arcobaleno
La bandiera arcobaleno ha svolto un ruolo cruciale nei movimenti per i diritti LGBT+ sin dalla sua creazione. Uno degli eventi più iconici in cui la cosiddetta freedom flag fu protagonista è il Gay Pride di San Francisco nel 1978. Fu questa l’occasione in cui il vessillo fu sventolato per la prima volta. Harvey Milk, uno dei primi politici dichiaratamente gay eletto in California, fu una figura chiave nel promuoverla come simbolo di inclusività e orgoglio.
Col tempo la comunità LGBTQI+ si è ingrandita, diventando sempre più inclusiva, tanto da rendere sempre più visibile questa bandiera anche durante le manifestazioni. Basti pensare che nel 1994, durante la marcia del World Pride a New York, una bandiera arcobaleno lunga un miglio fu portata con orgoglio dai partecipanti, simboleggiando l'unità e la forza numerica della comunità.
La bandiera LGBT+ è un simbolo ormai noto anche alle celebrity da sempre schierate a favore della comunità. “Essere chi sei è la cosa migliore che tu possa fare – ha dichiarato Ariana Grande – Solo allora la bandiera arcobaleno sarà sventolata con forza, raccontando la tua storia senza paura”.
La bandiera LGBT+ in Italia
Il rapporto dell'Italia con la bandiera arcobaleno è stato, nel tempo, un mix di sfide e progressi. Questo apparentemente semplice pezzo di stoffa è diventato un simbolo di molti movimenti per i diritti civili, ma anche quelli legati alla pace, reti ambientaliste e sociali.
Il vessillo ha fatto la sua comparsa nei primi anni '90 in occasione di manifestazioni e dei primi Gay Pride organizzati nel nostro paese, diventando un simbolo di solidarietà e orgoglio per la comunità LGBT+ italiana. Ancora oggi ogni anno, in città come Milano, Roma e Bologna, la bandiera arcobaleno viene innalzata durante marce e manifestazioni del Pride, sottolineando l'importanza dei diritti civili e dell'inclusività.
Quali sono le differenze tra la bandiera LGBT+ e la bandiera della pace?
Tuttavia, chi crede che la bandiera LGBT+ sia la stessa usata dai movimenti pacifisti commette un errore. Infatti, la bandiera della pace si distingue da quella del movimento LGBT+ prima di tutto perché reca la scritta PACE. Inoltre, il numero e l'ordine dei colori è diverso. Nella bandiera della pace i colori sono sette, disposti in strisce orizzontali: viola, blu, azzurro, verde, giallo, arancione, e rosso. Spesso porta la scritta "PACE." Nella bandiera LGBT+ sono sei senza l'azzurro, con i toni caldi in alto. I colori tendono a rappresentare un generico messaggio di pace e armonia tra i popoli.
La bandiera della pace è stata utilizzata per la prima volta in Italia nel 1961 durante la "Marcia per la Pace per Perugia e Assisi", la bandiera della pace ha radici nel movimento pacifista globale. È usata per promuovere l'armonia e l'opposizione alla guerra.
Bandiera arcobaleno: le sfide dietro questa icona
Nonostante l'adozione della bandiera come simbolo sia ormai universale, il cammino verso il raggiungimento dell'uguaglianza dei diritti per la comunità LGBT+ in Italia è molto lontano. Le resistenze culturali e politiche sono ancora tante, troppe.
Tuttavia, quando la bandiera arcobaleno sventola nel mondo, ogni colore racconta le vittorie che ciascun individuo della comunità globale, LGBT+ ma non solo, ha conquistato. Questo vessillo continua a essere un potente simbolo di speranza e orgoglio per chiunque cerchi un posto nel mondo in cui essere sé stesso, senza compromessi. La cosa più importante è conservare un mondo in cui sia sempre garantita la possibilità di sventolare ogni tipo di bandiera e opinione.
Foto di apertura: Freepik