Non c’è solo l’odore della carta a darci sollievo, ma anche le parole adatte a guarire da qualsiasi malanno
Non c’è solo l’odore della carta a darci sollievo, ma anche le parole adatte a guarire da qualsiasi malanno“I libri non cambiano il mondo. Cambiano le persone. E sono le persone a cambiare il mondo”. Lo scrive l’autrice Malala Yousafzai che, con poche e semplici parole, delinea il grande potere dei libri. Snobbati rispetto allo scroll compulsivo sullo smartphone, possono svolgere persino un ruolo terapeutico nelle nostre vite. C’è persino chi oggi utilizza la lettura come uno strumento per promuovere il benessere psicologico e il miglioramento personale. In pochissime parole, la biblioterapia è proprio questo.
Cos’è la biblioterapia
La biblioterapia non è una novità tra le terapie orientate al benessere psicologico. Si dice che persino gli antichi greci la praticassero e che durante la Seconda guerra mondiale si consigliassero i libri di Jane Austen perché dotati di un potere calmante.
Sembra che il termine "biblioterapia" sia comparso per la prima volta in un racconto satirico del 1916 pubblicato su The Atlantic Monthly. Si descriveva un “istituto biblioterapico” gestito da un certo Bagster, che affermava: “un libro può essere uno stimolante o un sedativo”, sottolineando l'importanza di conoscere l'effetto che ha su di noi.
Oggi questa disciplina sta riscoprendo vitalità. Secondo uno studio condotto dall'American Psychological Association, il 76% delle persone che leggono regolarmente libri ritiene che la lettura sia un potente alleato nel gestire lo stress e migliorare il benessere emotivo. Questo dimostra quanto i libri possano realmente influenzare la nostra vita. Ma il biblioterapista ha un compito quasi chirurgico: in base al disagio manifestato dal paziente, deve saper consigliare il libro giusto al momento giusto.
Come si diventa biblioterapeuti
Diventare biblioterapisti richiede una combinazione di formazione accademica, esperienza pratica e una profonda passione per la lettura e la letteratura. In Italia, non esiste un percorso specifico, tuttavia ci sono alcuni step fondamentali che possono aiutare a intraprendere questa carriera.
Innanzitutto, è consigliabile avere una formazione in psicologia, psicoterapia, sociologia, pedagogia o in discipline affini, poiché la biblioterapia combina elementi di sapere psicologico con la lettura e la scrittura. Molti biblioterapisti hanno una laurea in queste aree e un'esperienza lavorativa in contesti educativi o terapeutici.
In seguito, è opportuno seguire corsi di specializzazione o workshop specifici in biblioterapia. Un esempio sono i corsi offerti da Marco Dalla Valle, fondatore dell’associazione Biblioterapia Italiana. Partecipare a questi programmi può fornire agli aspiranti biblioterapisti le competenze necessarie per utilizzare i libri come strumenti di accompagnamento terapeutico.
È anche utile costruire una rete professionale, collaborando con psicologi, terapeuti e professionisti del settore del libro e della lettura. Ma il fattore fondamentale resta sempre la passione per la lettura: un biblioterapista deve essere in grado di identificare i libri più adatti per ogni individuo e costruire una relazione significativa attorno alla lettura.
Il libro giusto al momento giusto
Un aspetto chiave della biblioterapia è l'idea che ogni libro ha il suo momento. Non esistono solo narrazioni da leggere, ma esperienze da vivere. Per esempio, chi sta affrontando una perdita potrebbe trovare conforto in “Il giardino segreto” di Frances Hodgson Burnett, dove la rinascita e la scoperta si intrecciano in una nuova speranza.
Un altro esempio è “Nelle notti bianche” di Fëdor Dostoevskij, che parla di solitudine e desiderio di connessione. Questo libro ha aiutato molti lettori a esplorare sentimenti di isolamento, fornendo una lente di introspezione. Per chi, invece, cerca di superare una crisi d'identità, “Sulla strada” di Jack Kerouac diventa il compagno ideale, invitando a un viaggio di esplorazione personale.
Ma come scegliere il libro giusto? L'approccio è altamente individuale. Una ricerca della University of Liverpool ha rivelato che il 61% dei lettori segnala un miglioramento dell'umore dopo aver letto un libro che risuona con le proprie emozioni. Se si fa “biblioterapia fai da te” la chiave sta nell'ascolto di se stessi e nel comprendere quali emozioni o situazioni stiamo vivendo. Altrimenti è il biblioterapeuta a scoprire il titolo guaritore da somministrare al momento giusto.
Biblioterapeuti da seguire
La biblioterapia ha fatto irruzione anche nei centri di salute mentale. Ad esempio, in Inghilterra, il servizio sanitario nazionale ha lanciato il programma “Reading Well Books on Prescription”, che offre una selezione di libri raccomandati per affrontare problemi di salute mentale, dalla depressione all'ansia. I dati mostrano che il 78% dei partecipanti riporta un miglioramento del proprio stato d'animo dopo aver seguito il programma.
Tra i professionisti del settore spiccano diversi nomi a livello internazionale e nazionale. Ad esempio, Ella Berthoud, biblioterapeuta e coautrice del libro "The Novel Cure", offre consulenze personalizzate su quali libri leggere in base alle esigenze emotivie e psicologiche dei pazienti. Allo stesso modo, Susan Elderkin, collega di Berthoud, utilizza la lettura come strumento per facilitare la guarigione psicologica e promuovere il benessere.
Anche in Italia c’è qualche biblioterapeuta di livello. Tra questi, La Biblioterapista, che utilizza la lettura per affrontare il benessere psicologico e la crescita personale. Emanulea Bizzotto offre sessioni di biblioterapia incentrate sul miglioramento della qualità della vita attraverso i libri.
In tempi incerti come questi, anche un libro ben scritto può diventare un'ancora di salvezza. Nella biblioterapiaognuno è chiamato a disegnare il proprio percorso con il supporto adeguato. È un modo per connettere il nostro io interiore con il mondo esterno attraverso le parole. Scegliere il libro giusto al momento giusto non solo può alleviare il dolore o il disagio, ma anche incentivare crescita e comprensione.
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