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Elogio della frugalità per salvare il pianeta

Vivere meglio con meno (e magari risparmiando un po’): ecco come possiamo fare la nostra parte nella lotta al cambiamento climatico

Vivere meglio con meno (e magari risparmiando un po’): ecco come possiamo fare la nostra parte nella lotta al cambiamento climatico

Durante la COP29 tenutasi a Baku, in Azerbaijan, è stata annunciata la notizia forse più temuta degli ultimi anni. Per la prima volta nella storia dell’umanità la Terra ha superato gli 1,5 gradi di riscaldamento per 12 mesi consecutivi. Per chi soffre di ecoansia non è stata una giornata facile. Ma anche solo per chi ha figli o nipoti o semplicemente cerca di guardare un po' più in là della fine dell'anno una notizia di questo genere non fa altro che aumentare le preoccupazioni. Mentre le lucine dell'albero scintillano, ci troviamo a chiederci se spegnerle per tentare di fare la nostra parte nella lotta al cambiamento climatico. Quanto inquineranno i miei regali? Quante emissioni avrà prodotto il cibo che finirà sulla mia tavola? Insomma, da qui a farsi andar male anche il Natale è un attimo. 

Frugalità, la chiave del vivere sostenibile

Da qualche anno a questa parte, con picchi significativi durante il Covid, si è tornati a parlare di frugalità. Un valore antico, che fa pensare ai nonni, a quel mantra antico che tira in ballo "i tempi della guerra", portando la mente indietro fino ai tempi di San Francesco. La parola sta ad indicare sobrietà nel mangiare e bere o, più in generale, nel proprio stile di vita. C'è chi l'ha chiamata anche decrescita felice. Ma come si costruisce una vita frugale?

Si tratta di una soluzione "al ribasso". Di un voler tornare indietro a una vita più semplice, con meno agi e più rispettosa del pianeta. Basti pensare che durante il Medioevo il consumo medio di energia pro capite si attestava attorno ai 20-30 megajoule al giorno. Si usava il lavoro fisico delle persone, l'energia animale, ma anche quella prodotta dal vento catturata attraverso i mulini, l’energia derivante dalle biomasse come gli scarti agricoli e animali, oltre naturalmente all'energia solare applicata alla conservazione degli alimenti e al riscaldamento passivo degli edifici. Ad oggi nei paesi industrializzati può superare i 200-300 MJ al giorno per persona. 

Forse esageriamo quando, pur vestiti di abiti non alla moda, interroghiamo ChatGPT su sciocchezze, consumando quantità enormi di energia. Forse il nostro sostare sul divano divorando una serie dopo l'altra appesantisce l'impronta ecologica umana. Forse le nostre scelte al supermercato non aiutano il pianeta. Sta di fatto che la nostra è una società molto diversa da quella medioevale e che essere frugali può essere difficile. Ma bellissimo.

Immaginate un giorno in cui, guardando il vostro estratto conto bancario, troverete un elenco di spese necessarie. Nessun eccesso. Nessuna ennesima tazza figa da far impolverare insieme alle altre. Immaginate un giorno in cui non percepite la rabbia di non potervi permettere una felpa firmata o una cena in un ristorante stellato. Anche se il nostro tempo è prodigo di scorciatoie per poterci permettere tutto a prezzi altissimi - carte di credito, prestiti, finanziamenti - la strada della frugalità può svelare un'altra vita.

L'importanza di concentrarsi sull'essenziale

Vivere la frugalità significa concentrarsi sull'essenziale. Non equivale a privarsi di ciò che di bello la vita può offrire, ma è una virtù che aiuta a valorizzare ciò che si ha. Certo, in una società che cerca di alimentare desideri di ogni sorta, sperimentare la frugalità può essere difficile. Ma viverla può dare incredibili benefici.

I passi fondamentali per costruire una vita frugale passano da alcuni step. Prima di tutto, è importante osservare le proprie spese e tagliare il superfluo. Banditi gli acquisti compulsivi, compresa la spesa fatta quando si ha fame. Inoltre, pianificando il proprio budget mensile si possono creare le fondamenta per una vita più serena. L'impatto della frugalità è immenso, non solo sulle nostre vite, ma anche sul pianeta. Vivendo senza consumare troppo aiuta a ridurre anche la nostra impronta carbonica.

"L'essenziale è invisibile agli occhi", scriveva Antoine de Saint-Exupéry ne Il Piccolo Principe. Ma in questo caso forse potremmo imparare che ciò che serve davvero è proprio lì, davanti ai nostri occhi. Si può toccare. Si può usare e riusare. E può bastare.