Nel 1981 Carlo e Diana regalavano al mondo un matrimonio da favola in diretta tv. Undici anni dopo si consumava il divorzio più chiacchierato della storia.
Nel 1981 Carlo e Diana regalavano al mondo un matrimonio da favola in diretta tv. Undici anni dopo si consumava il divorzio più chiacchierato della storia.Diana lo definì un «matrimonio troppo affollato». Ma, trent'anni dopo il divorzio da Carlo, biografi ed esperti hanno portato alla luce una verità diversa. La "folla" non era formata solo dall'acerrima rivale in amore, Camilla Parker-Bowles, ma anche da quella che Lady D chiamava The Firm, la famiglia reale. Arriva al cinema Spencer, il nuovo film di Pablo Lorrain (lo avrete amato per Jackie), in cui si raccontano gli ultimi giorni del matrimonio di Carlo e Diana.
La goccia che fece traboccare il vaso
Secondo una ricostruzione ripresa nella sceneggiatura di Spencer, la rottura tra Carlo e Diana ha un momento fondativo. Nel luglio 1992 il principe William, all'epoca 10 anni, ebbe un brutto incidente: colpito da una mazza da golf mentre giocava con i compagni di scuola, fu operato alla testa. Diana rimase tutta la notte al capezzale del figlio, aspettando che riprendesse conoscenza. Charles, invece, andò all'opera, a una rappresentazione della Tosca in compagnia di un pugno di esperti della sua causa preferita: l'ambiente. Il principe neanche per un istante pensò di modificare la sua agenda per accertarsi della sorte del primogenito. Fu quella la goccia che fece traboccare il vaso: in quel momento, l'ultima ragione per cui Diana si riteneva legata al marito, l'amore per i figli, svanì per sempre.
Foto: LaPresse
Certo, nel 1992 il rapporto era già logoro. La consapevolezza dei tradimenti di Carlo verso Diana e viceversa (fatti che andavano avanti dal 1986), i suoi problemi psicologici mai affrontati né nella coppia né dalla famiglia reale. E, forse più importante di tutto, la solitudine a cui la Principessa triste sembrava condannata. Ma se c'è una cosa che Diana non ha mai messo in discussione è stato il suo amore per i figli. Non sono mai mancati i giochi né gli abbracci con loro, proprio perché Diana ha sempre voluto dar loro ciò che lei non aveva mai avuto.
Il Natale a Sandringham
Sei mesi dopo quell'intervento, Diana si trovo di nuovo nell'odiata Sandringham, costretta ad affrontare uno dei peggiori Natali della sua vita. Stanze separate per lei e Carlo, ma continui scontri in ogni stanza del castello. Mentre Carlo era confortato dall'imperituro amore di e per Camilla, Diana si faceva forte della relazione con il maggiore James Hewit, anche se lacrime di rabbia e tristezza erano sempre pronte a sgorgare davanti al marito. Si crede che è nata proprio in quei giorni la decisione di rompere con tutto quel mondo di sofferenza, anche se il seme del divorzio era maturo da mesi.
Il divorzio da Carlo e da The Firm
Da quel Natale inizia lo scollamento della piattaforma Diana dal continente famiglia reale. Lento, ma inesorabile il mondo di Lady D si stacca dai doveri di corte e dal protocollo: un processo che culmina con il divorzio, arrivato il 28 agosto 1996. In mezzo, un'intervista in cui Carlo ammette di averla tradita, un "revenge dress" (che rivedremo nella quinta stagione di The Crown) e valanghe di gossip.
Diana aveva fame d'amore e lo aveva cercato ovunque, anche all'interno della stessa famiglia che Carlo accusa di essere anaffettiva. La Regina Elisabetta II conosceva due tipi di leggi: quelle di Stato e quelle di corte, considerate sufficienti per qualsiasi problema. Ma le leggi dell'amore, quelle che prevedono abbracci, risate, ascolto e vicinanza le ha imparate dopo, forse troppo tardi.
Diana vuole essere "vista". Vuole emergere. Sa che il popolo l'ama più di Carlo e negli anni che precedono il divorzio non fa nulla per nascondere il fastidio della sua vicinanza nelle ultime occasioni ufficiali. Vuole la sua ribalta perché sente di essere diversa. L'attenzione e l'amore dei sudditi le fanno bene, ma il dissidio che vive tra le mura di casa è insostenibile. Per questo il divorzio tra Carlo e Diana non è solo la fine di un matrimonio, ma anche la distruzione di un vincolo: quello tra Diana e il protocollo reale.
La conquista della libertà
Dopo il divorzio Diana, al contrario di Harry e Meghan, resta nell'alveo della royal family, mantenendo il suo appartamento nel lato Nord di Kensington Palace: ha sempre due figli piccoli, di cui un futuro re, da crescere. Ma inizia a vivere una nuova vita, fatta di amori folli, come quello per Dodi Al-Fayed. Il figlio di Mohamed Al-Fayed la invita a trascorrere l'estate con lui come sua ospite, insieme ai suoi figli. Per l'occasione il padre di Dodi comprò uno yacht di 60 metri, su cui intrattenere gli ospiti.
La foto di Lady Diana seduta da sola sul trampolino di quella barca è il fotogramma più emblematico. Di lì a poco, il 31 agosto 1997, Diana perderà la vita insieme con Dodi durante una fuga dai paparazzi, nella galleria de l'Alma, a Parigi. Insieme al cordoglio dei sudditi e sostenitori in tutto il mondo, ciò che resta di questo personaggio mediatico è la solitudine, tutta racchiusa in quel corpo sospeso su un asse, sopra un mare azzurrissimo, solo e chino su se stesso. Ma finalmente libero.
Naomi Watts nel film "Diana" ricrea l'iconica immagine della principessa sullo yacht una settimana prima dalla morte - LaPresse