In passato era noto solo agli insegnanti di inglese. Ora questo simbolo è diventato una metafora dell'uguaglianza di genere. Ecco come usarlo e perché.
In passato era noto solo agli insegnanti di inglese. Ora questo simbolo è diventato una metafora dell'uguaglianza di genere. Ecco come usarlo e perché.La grammatica italiana impone di utilizzare il plurale maschile di qualsiasi nome anche per indicare un insieme in cui ci siano generi diversi. Quindi, se ci riferiamo a un gruppo di ragazzi e ragazze, secondo i manuali dovremmo riferirci a loro con la parola "tutti". C'è qualcuno a cui questa costrizione grammaticale non va più bene perché poco inclusiva e maschilista.
Negli ultimi anni i linguisti hanno a lungo dibattuto su come rendere la lingua italiana più inclusiva. Se in un primo momento sembrava che l'asterisco (*) o il tre (3) o la chiocciola (@) al posto dell'ultima vocale avesse risolto il problema del binarismo di genere, recentemente è stata introdotta una novità. Si tratta dello schwa: ecco perché usarlo renderà la tua comunicazione – scritta e parlata – più inclusiva.
Che cos’è lo schwa
Lo schwa è un simbolo rappresentato da una piccola e rovesciata, poco familiare a chi parla e scrive una lingua europea. Inoltre, è molto difficile da digitare sulla tastiera del pc (meno su quella degli smartphone). Tuttavia lo schwa è molto usato dai linguisti e da chi usa l'alfabeto fonetico internazionale, quel sistema di regole che va a definire la corretta pronuncia delle parole di tutte le lingue del mondo.
Il termine schwa è stato usato per la prima volta nell’ebraico medievale parlato da un gruppo di eruditi attorno al decimo secolo dopo Cristo. Secondo gli studiosi il senso di questo simbolo dovrebbe rappresentare la parola ebraica shaw, che significa niente. Altri credono che significhi "pari" o "uguale". Ciò che è noto è il suo uso nella Bibbia: posto sotto una consonante, indica una vocale brevissima o l’assenza della stessa.
Tra le prime a parlare dello schwa in Italia, e del suo possibile utilizzo nella nostra lingua, è stata Vera Gheno, sociolinguista specializzata in comunicazione digitale nonché conduttrice di Linguacce, trasmissione radiofonica in onda su Rai Radio 1. Dal punto di vista semantico sembra che possa funzionare come genere indistinto, «perché indica un suono che sta al centro del rettangolo delle vocali, quindi è neutro come pronuncia: la vocale media per eccellenza. Per questo, mi sembrava particolarmente adatto a indicare un genere indistinto».
Perché viene usato
Secondo Gheno nessuna delle soluzioni adottate finora è apparsa davvero efficace quanto lo schwa, che a differenza dell’asterisco e della chiocciola ha una sua pronuncia. In alcuni casi è stato anche proposto l'uso della vocale “u”, ma diversi linguisti hanno sottolineato che in alcuni dialetti italiani questa vocale indichi il genere maschile. In siciliano, per esempio, la vocale “u” equivale all’articolo determinativo maschile “il”. Lo schwa è presente anche in alcuni dialetti italiani, come il suono prodotto nell'imprecazione "mamm't".
Quando usare lo schwa
L'uso dello schwa viene proposto per creare una lingua più inclusiva. Come ha dichiarato un altro attivista linguistico, Luca Boschetto - tra i primi a caldeggiarne l'utilizzo nell'italiano scritto - anche la sua somiglianza grafica a una "a" e a una "o" ci aiuta a creare nomi e parole più agender.
Come si pronuncia
Pronunciare lo schwa è semplice: basta tenere rilassate tutte le componenti della bocca, senza deformarla in alcun modo e aprendola leggermente. Il suono sta a metà strada tra tutte le vocali.
Come si digita
Se pronunciarla vi sembra complicato, aspettate di mettere mano alla tastiera. Se utilizzate uno smartphone, basterà premere sulla e, individuando il segno corrispondente nell'elenco. Col pc, le cose diventano un po' più difficili. Se avete un Mac e volete evitare passaggi troppo macchinosi, potete accontentarvi del simbolo matematico ∂, che si scrive cliccando option + caps lock + d. Su Windows, per digitarla con facilità, dovete prima scaricare AutoHotkey. In generale, la cosa più semplice resta copiarlo e incollarlo.
Asterisco o schwa?
Come ha detto anche Gheno, «nessuno sano di mente ha mai detto: "Aboliamo i generi e usiamo il genere indistinto". Però ci sono persone che si sentono a disagio con il fatto che l’italiano ha solo maschile e femminile». Detto questo, asterisco o schwa? A te la scelta: va' dove ti porta la tastiera.