Per aumentare la produttività, le aziende dovrebbero puntare sul benessere dei dipendenti, andando incontro alle loro esigenze e offrendo un clima lavorativo positivo e tranquillo. Ecco perché.
Per aumentare la produttività, le aziende dovrebbero puntare sul benessere dei dipendenti, andando incontro alle loro esigenze e offrendo un clima lavorativo positivo e tranquillo. Ecco perché.Il welfare aziendale, ovvero il ventaglio di servizi e benefit che la ditta promuove per creare e diffondere benessere sul luogo di lavoro, migliorando la qualità della vita dei dipendenti porta con sé diversi vantaggi, sia per chi lavora che per le aziende. Eppure, è un aspetto troppo spesso sottovalutato in Italia, dove è comune pensare che ad attirare i talenti e a farli restare in azienda sia unicamente la busta paga. Lo stipendio è invece solo uno dei fattori e, talvolta, nemmeno il più importante.
Ci sono tanti modi per rendere il posto di lavoro un ambiente “a misura di essere umano”: i dipendenti sono innanzitutto persone, con aspirazioni e bisogni, non necessariamente di tipo materiale. Tra le più frequenti misure di welfare aziendale rientrano i buoni pasto (centrali, in tal senso, perché permettono al dipendente di ottimizzare le spese e vivere più serenamente la quotidianità), servizi di trasporto collettivo casa-lavoro, smart working, telefono aziendale, buoni carburante, team building e viaggi premio, ma anche assistenza sanitaria integrativa, assistenza ai familiari non più autosufficienti, sostegno all’istruzione dei figli dei dipendenti, possibilità di ottenere a tasso agevolato mutui e finanziamenti. E in tal senso è fondamentale creare una piattaforma web, accessibile ai dipendenti, con tutte le convenzioni a disposizione. Ecco tutti i pro del welfare aziendale.
1) Migliora la qualità della vita
Il welfare aziendale è capace di migliorare la qualità della vita dei dipendenti, offrendo loro un bilanciamento tra quella privata e professionale. Questo anche grazie allo smart working, unico effetto “gradito” della pandemia di Covid. Gli italiani lo hanno scoperto e, adesso, non vogliono più fare a meno dei suoi benefici: basti pensare al tempo altrimenti sottratto dagli spostamenti casa-lavoro.
2) Aumenta la produttività
Sostenere il benessere e la qualità di vita dei dipendenti, in generale, contribuisce a rendere positivo il clima aziendale. Con il welfare aziendale aumenta la motivazione di chi svolge attività lavorativa e al tempo stesso cala l’assenteismo: ciò fa crescere la produttività e, dunque, facilita il raggiungimento degli obiettivi di fatturato.
3) Offre vantaggi fiscali
Le ditte ottengono vantaggi fiscali dal welfare aziendale. Ci sono infatti beni e servizi che possono essere erogati ai dipendenti senza che concorrano a formare il reddito lordo e che sono deducibili dal datore di lavoro ai fini Ires e Irap.
4) Attrae nuovi talenti
Come già detto, i nuovi possibili dipendenti non si candidano a un posto di lavoro solo per lo stipendio. Ma anche come si vive e si lavora in azienda. Una ditta capace di offrire il giusto benessere aziendale sarà capace di attrarre i talenti migliori.
5) Riduce dei costi
Non solo attirare talenti, ma anche trattenere quelli che già ci sono. Diretta conseguenza del welfare aziendale è la riduzione del turnover, che a sua volta porta al contenimento dei costi per la formazione dei neoassunti.