La ricetta dei futomaki giapponesi
Per preparare a casa i furomaki giapponesi ti consiglio innanzitutto di preparare la strumentazione. Avrai infatti bisogno di una stuoietta di bambù, necessaria per dare al sushi la sua tipica forma cilindrica, e della pellicola trasparente, fondamentale per non far attaccare il riso alla stuoietta.

Procedimento
- Sciacquate il riso diverse volte sotto l’acqua fino a quando questa risulta limpida.
- Versate il riso in una pentola con l’acqua e ponete il coperchio.
- Fate cuocere a fiamma medio alta per 10 minuti, quindi abbassatela e proseguite su fiamma bassissima per altri 10-12.
- Spegnete la fiamma, fate riposare per 10 minuti e solo allora alzate il coperchio.
- Trasferite in una ciotola spargendolo su questa.
- Preparate uno sciroppo facendo scaldare l’aceto in un pentolino ed unendo lo zucchero ed il sale. Mescolate.
- Versatelo sopra e, sollevando il riso con una paletta, distribuitelo bene e, allo stesso tempo, fatelo raffreddare.
- Stendete un foglio di alga nori - con la parte lucida rivolta verso il basso - su un piano di lavoro pulito e distribuite parte del riso in un unico strato lasciando 1 cm di bordo vuoto su uno dei lati lunghi.
- Farcitelo al centro con un pezzetto lungo e spesso di salmone e con uno o più, uguali, di avocado.
- Arrotolate bene l’alga fino a creare un rotolo. Tagliatelo a metà e poi da ogni metà ricavate 3 o 4 pezzi.
Varianti
Se i rolls di sushi che si possono gustare sono numerosi, anche i tipi di futomaki non sono da meno. In un qualsiasi ristorante di cucina giapponese è possibile ordinarne per tutti i gusti. I più amati sono senza dubbio i futomaki California. Noti come uramaki, possono essere considerati la variante occidentale del Futomaki.
- Futomaki ebiten: si tratta del rotolo di sushi contenente la tempura di gamberi
- Futomaki sake, con 4 ingredienti tra riso, alga, avocado e salmone.
- Futomaki ebi, con gamberetti lessati
- Futomaki fritto: generalmente ripieno di avocado e salmone, dopo l'assemblamento viene immerso nella pastella per tempura e poi fritto in olio. Diventa super croccante e super godurioso!
- Futomaki philadelfia: davvero fresco e leggero, contiene al suo interno il salomone, l'avocado (o il cetriolo) e uno strato di formaggio spalmabile tipo philadelhia
- Futomaki vegetariano: chi non mangia il pesce può buttarsi sulla versione vegetariana del futomaki, all'interno della quale possono essere usate le verdure che si preferiscono o un mix di queste. Dalla carota al cetriolo, dall'avocado alla zucchina, ce n'è davvero per tutti i gusti!
Per un’esperienza super appagante, l'ideale sarebbe ordinare un misto di futomaki e godere, così, di ogni singola sfaccettatura di tale tipologia di sushi.
Valori nutrizionali del futomaki sushi
Interessanti sono i valori nutrizionali, che sono strettamente legati alla ricetta del futomaki che si intende mangiare. Non tutti, infatti, sono uguali prevedendo diversi ingredienti come ripieno. Tuttavia, nel più classico dei casi, 6 pezzi (o rotolini) di futomaki apportano circa 300 calorie. 65 grammi sono i carboidrati, mentre i grassi sono pari ad 1,5 grammi.
Le proteine del sushi arrotolato ammontano a 7 grammi, mentre da tenere sotto controllo è sia il colesterolo (30 mg), che il sodio, pari a 660 mg.
Come conservare il futomaki
I rotoli di sushi – ed i futomaki non fanno eccezione - possono includere una vasta gamma di materie prime, ma la maggior parte di essi ha al suo interno riso, verdure e pesce. A causa della presenza del pesce crudo, il sushi dovrebbe essere consumato lo stesso giorno, in quanto tale alimento si deteriora rapidamente portando a potenziali intossicazioni alimentari. Quindi, se avanza il sushi, questo dura al massimo un giorno. A patto, però, che lo si conservi al meglio mettendo in pratica determinati accorgimenti.
Innanzitutto non è possibile ricongelarlo in quanto i batteri continuerebbero a proliferare una volta scongelato. Data la sua natura, il sushi è umido per la presenza di pesce e verdure. Per questo motivo, prima di conservare i futomaki, bisognerebbe privarli di parte del liquido che sprigionano ed avvolgerli perfettamente nella pellicola trasparente in modo che non prendano aria. Infine, bisogna metterli all’interno di un contenitore a chiusura ermetica e conservare in frigo per non più di 24 ore.
Discorso a parte va fatto per i futomaki preconfezionati reperibili presso i negozi di alimentari: questi hanno una durata di 2-3 giorni in quanto sono spesso addizionati con conservanti, e l’abbondante condimento evita che il riso si secchi.
>>Leggi anche: Tamagoyaki: la ricetta della frittata giapponese
Foto di apertura: mrsiraphol su Freepik