Perché per parlare di madeleines bisogna per forza parlare di Proust? Non possiamo semplicemente preriscaldare il forno e pensare alla ricetta? Intanto godiamoci queste delizie d'autore.
Perché per parlare di madeleines bisogna per forza parlare di Proust? Non possiamo semplicemente preriscaldare il forno e pensare alla ricetta? Intanto godiamoci queste delizie d'autore.“There’s an elefant in the room” è un modo di dire, comparso per la prima volta sul New York Times nel 1959, che si utilizza quando in un discorso fra due persone c’è qualcosa di enorme: un argomento che non viene affrontato e che si fa fatica a non affrontare.
Così come in questo articolo, quando si parla di madeleines l’elefante è Proust.
Il collegamento a Proust in un testo che precede la ricetta delle madeleines sembra obbligato. Non si può dire “eccovi la ricetta incapacy”, si deve dire “Ecco le madeleines di Proust, la sindrome, il ricordo, il primo giorno d’asilo”.
L'ingombranza del "non detto"
Non mi va scusate, perché il mio proposito per quest’anno è quello di ignorare completamente i “non detti”, un esercizio di superficialità che penso di base faccia bene a tutti. Lo sintetizzerei come fanno le coatte come me: “chi c’ha qualcosa da dirmi me la dice”. Immaginare, anticipare e addirittura comportarmi di conseguenza rispetto a una volontà altrui da me immaginata è un mio talento innato, ma stancante perché quasi sempre, incredibilmente, non capiamo niente degli altri.
Entra il secondo elefante nella stanza: dovrei parlarvi di genitori silenziosi e criptici, e di quando uno a 11 anni ha bisogno di una spiegazione in più e non di una in meno, perché altrimenti uno quando è piccolo si abitua ad immaginare troppo e a darsi risposte a questioni che probabilmente l’altro neanche immagina. Ma neanche questo mi va, come per Proust.
Allora, se uno pensa a una ricetta… che testo perfetto è? Non ci sono sottotesti, o meglio, se ci sono non sono così importanti da farti fallire nella sua realizzazione, parliamo di ricette non inventate, di ricette affidabili. Un testo in cui nessuno ti può dire: “Ma tu lo sapevi, ma te lo avevo fatto capire”’. No, se le cose non ci sono scritte non esistono. È un testo rilassante: devi fare così, poi così, poi stai attento qui, inforni e ciao.
La ricetta è di Pierre Hermé, ecco cosa vi serve: