Procedimento
- Mettete il formaggio a scolare almeno due giorni prima coperto da un panno pulito ed a temperatura ambiente.
- Preparate la pasta: create una fontana con la farina e versate al centro l’acqua con dentro il sale
- Unite man mano anche lo strutto e impastate
- Adesso lavorate a lungo il tutto con le mani fino ad ottenere un composto liscio, elastico ed omogeneo.
- Fate riposare in frigo per una decina di minuti.
- Nel frattempo, fate scaldare il formaggio a pezzetti in un tegame, una volta sciolto trasferitelo in una terrina e profumatelo con la scorza di limone.
- Adesso ponetelo a cucchiai su della carta forno dandogli una forma tonda. Una volta solidificato, stendete la pasta e ritagliatela ottenendo dei dischi dello stesso diametro.
- Disponete il formaggio su metà dei dischi, sovrapponete quelli rimasti e sigillate bene i bordi.
- Versate in un tegame abbondante olio per la frittura e fatevi friggere le seadas da ambo i lati e fino a doratura.
- Una volta cotte, irroratele con il miele e servite
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Varianti delle seadas
Fatta una ricetta, se ne contano innumerevoli varianti. Ciò accade anche per le seadas sarde, per le quali esiste anche una versione più leggera cotta al forno. Possono cambiare anche gli ingredienti: è quindi possibile sostituire il tipo di formaggio o, fare le seadas senza strutto o - addirittura - farne una versione salata.
Seadas al forno
Più leggere rispetto alla versione fritta, per le preparare le seadas al forno bisogna modificare solo la cottura. Una volta chiusi i dischi di pasta ripieni di formaggio, sarà infatti sufficiente cuocerli in forno preriscaldato per 20 minuti, a circa 170°. Una volta cotte, potrete ricorprilre col miele.
Seadas con la ricotta
Il sapore del formaggio fresco di pecora potrebbe non piacere a tutti, soprattutto a chi non ama i sapori troppo forti. In questo caso è possibile utilizzare la ricotta, che rappresenta una degna sostituta ben più diffusa in quanto a preparazione di dolci.
Chi, invece, non ama il miele, può dar vita alle seadas al cioccolato, che rigorosamente fuso, sarà colato sui dolci una volta cotti.
Seadas vegetariane senza strutto
Le seadas tradizionali non sono un dolce adatto ai vegetariani, perché preparate con lo strutto. La ricetta è però facilmente adattabile così da renderela veg friendly. Sarà sufficiente sostituire lo strutto con l'olio EVO. Ogni 500 grammi di farina di semola sarà quindi necessario utilizzare tre cucchiai di olio. Facile no?
Seadas salate
Tutti coloro che non amano i sapori dolci, possono provare con le seadas con ripieno salato. Che c'è chi le preferisce con la mozzarella e chi, invece, ama il ripiendo di carne. Voi le provereste?
Storia e origine delle seadas sarde
Difficile delineare le origini delle seadas. Secondo taluni, tali dolci sardi sarebbero di provenienza spagnola: il nome seada deriverebbe proprio dal termine cebar, ovvero cibare, anche se tale tesi non è molto avvalorata. Più accreditata è la credenza secondo la quale il nome di tali appaganti delizie sarebbe da riscontrare nel termine latino sebum (o sardo sebu) che denota il grasso di origine animale. Ciò a sottolineare l’aspetto quasi unto e lucente che caratterizza le seadas una volta pronte.
Sulla natura di origini modeste, invece, non ci sono dubbi: le seadas sarebbero nate nelle cucine dei pastori e costituiscono, ancora oggi, una classica ricetta della nonna.
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