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Dolci di Carnevale: 5 ricette facili , veloci e golose

I dolci di Carnevale sono senza dubbio la parte più amata della festa: ecco 5 ricette super golose ed alla portata di tutti per festeggiare alla grande.

I dolci di Carnevale sono senza dubbio la parte più amata della festa: ecco 5 ricette super golose ed alla portata di tutti per festeggiare alla grande.

Il mondo dei dolci di Carnevale è uno dei più variegati. Anche se la maggior parte di questi è accomunata dalla frittura, ogni singola prelibatezza si distingue dall’altra per caratteristiche e gusto differenti, in modo da accontentare tutti i gusti. Castagnole, frittelle, chiacchiere, ed ancora cicerchiata, struffoli, migliaccio: basta sentire pronunciare i nomi dei dolci di Carnevale italiani per venire catapultati in un mondo fatto di profumi e sapori unici, quelli che ci permettono di immergerci totalmente nel periodo più pazzo e divertente che ci sia.

La tradizione italiana ne è ricca: ogni regione vanta i propri per cui sarebbe impossibile, qui, annoverare tutti i dolci di Carnevale napoletani, milanesi, siciliani esistenti. Tuttavia, ne abbiamo raccolti 5 da provare assolutamente in quanto, senza di essi, i festeggiamenti non sarebbero altrettanto riusciti.

Dolci di Carnevale: 5 ricette facili

I dolci di Carnevale fritti e al forno che vi suggeriamo di portare in tavola sono tutti semplicissimi da realizzare e pronti a soddisfare tutte le esigenze. Mettono d’accordo sia chi ama friggere che chi detesta sentire per ore in casa quel poco piacevole profumo di olio e preferisce, magari, affondare i denti in un dolce non unto. Iniziamo!

Chiacchiere

Le chiacchiere sono un dolce tradizionale della festa di Carnevale. Per prepararle bisogna mescolare insieme tutti gli ingredienti previsti dalla ricetta, quindi stendere l'impasto in una sfoglia sottile e tagliarlo a strisce, che andranno successivamente fritte in olio bollente fino a quando non risultano friabili e dorate. Note anche come galani, bugie, crostoli, vanno servite calde spolverate di zucchero a velo.

Frittelle di Carnevale

Le frittelle di Carnevale sono un classico della tradizione carnevalesca. Per prepararle, basta mescolare gli ingredienti fino ad ottenere un impasto piuttosto denso ma non solido. Quindi prelevarlo con due cucchiai e friggerlo abbondante olio in una padella fino a quando le palline non risultano dorate. Il bello delle frittelle di Carnevale è che possono essere arricchite con uvetta o frutta secca, con mele a dadini e con tanto altro. Mettono d’accordo tutti, adulti e bambini.

Castagnole

Tra le ricette dei dolci di Carnevale, quella delle castagnole è tra le più preparate in tutta la Penisola: non potrebbe essere altrimenti, costituiscono un'altra deliziosa specialità carnevalesca. Devono il loro nome al fatto che la loro forma e la loro dimensione ricordano proprio il prelibato frutto autunnale. Per prepararle, ottenuto un impasto facilmente modellabile con le mani, bisogna ottenere delle palline e friggerle successivamente in olio bollente fino a quando non sono dorate. Servitele calde cosparse di zucchero a velo, saranno irresistibili.

 

Mascherine di pasta frolla

Forse meno tradizionali dei precedenti, le mascherine di pasta frolla rientrano di sicuro tra i dolci di Carnevale più amati dai bambini. Si tratta di biscotti di pasta frolla che viene appositamente ritagliata a forma di mascherina, quindi cotta in forno come si fa generalmente con i biscotti. Una volta fredde, però, avviene la magia. Le mascherine si colorano diventando più allegre grazie alle decorazioni con cioccolato fuso e zuccherini colorati, che le rendono decisamente più vivaci ed allettanti alla sola vista.

 

Tortelli di Carnevale

Dalla tradizione lombarda vengono i tortelli, appetitosi dolci di Carnevale milanesi di fronte ai quali è impossibile dire di no. Non sono altro che piccole palline di una pasta simile alla choux che viene fritta a cucchiaiate e alla fine passata nello zucchero. Generalmente i tortelli di Carnevale vengono farciti con crema pasticcera o altri golosi ripieni, ma nulla vieta di gustarli vuoti, appena tiepidi, per un’esperienza irripetibile.