La sverminazione dei cuccioli di cane è un’operazione che va fatta il prima possibile per scongiurare l’insorgere di gravi malattie.
La sverminazione dei cuccioli di cane è un’operazione che va fatta il prima possibile per scongiurare l’insorgere di gravi malattie.La sverminazione dei cuccioli di cane è una prassi fondamentale che deve essere assolutamente eseguita. I cuccioli, infatti, hanno i vermi fin dalla nascita: nella maggior parte dei casi vengono trasmessi proprio dalla madre sia quando sono ancora dei feti sia durante l’allattamento attraverso il latte materno.
Per questo motivo è necessario sottoporre i cuccioli di cane a profilassi sanitaria, diventata ormai obbligatoria, che consiste appunto nella sverminazione e in un programma di vaccinazioni contro cimurro, parvovirus, adenovirus, epatite infettiva e leptospirosi.
- Vermi e sintomi
I vermi nel cane possono essere cestoidi, anche noti come tenie, oppure possono essere vermi cilindrici o nematodi.
Un cane infestato da vermi soffre di prurito anale, diarrea, vomito, inappetenza, dimagrimento, affaticamento, pelo opaco, fenomeni allergici e comparsa di piccoli vermi bianchi nelle feci.
I vermi possono colpire tutti gli organi ma in genere si annidano nell’apparato digerente e in particolare nell’intestino: se il problema non viene risolto in tempo il cane può rischiare la vita.
- Sverminazione cuccioli: quando eseguirla
La sverminazione va eseguita al massimo a 20 giorni dalla nascita dei cuccioli: occorre sottoporre allo stesso trattamento anche la madre per impedire che possa infettare i cuccioli durante l’allattamento.
A distanza di 25 giorni dalla prima sverminazione si deve procedere a una seconda sverminazione in modo da risolvere definitivamente il problema dei parassiti.
Per scongiurare eventuali rischi è bene raccogliere dei campioni di feci del cucciolo, verso i due mesi di età, per farle controllare dal veterinario il quale valuta se la sverminazione ha avuto effetto positivo.