Per cane da lavoro si intende un cane di razza che è stata selezionata per svolgere un particolare compito. Affinché una razza canina sia definita da lavoro deve avere alcune caratteristiche come la conformazione fisica e la conformazione mentale.
Per quanto riguarda la conformazione fisica, il cane deve avere una struttura fisica e anche fisiologica predisposta a svolgere una certo tipo di lavoro.
Ad esempio la struttura fisica dei cani da guardia del gregge è ben diversa da quella di un cane da slitta, così come un levriero, dal corpo agile e snello per inseguire meglio le prede, è ben diverso dalla struttura corporea di un Terranova, adatto a lavorare come cane di salvataggio in acque fredde.
Quanto poi alla conformazione mentale, un cane da lavoro deve saper svolgere un compito per una predisposizione naturale e solo in parte per un addestramento ricevuto.
Ciò significa che a seguito di impulsi esterni e impulsi interni, il cane è portato a svolgere naturalmente un dato compito: in sostanza un cane da slitta corre non per ottenere un premio ma semplicemente perché ama correre così come un Retriever adora gettarsi in acqua per recuperare una pallina non perché si aspetta di ottenere un biscottino come premio ma perché si diverte a farlo.
E’ poi molto importante l’ambiente in cui un cane da lavoro cresce e vive: difficilmente un cane può diventare un buon soggetto da lavoro se non vive in luogo un cui può sperimentare fin da cucciolo certe esperienze fondamentali.
Ad esempio un Pastore maremmano, che nei primi mesi di vita non è stato messo a contatto con il gregge, non potrà mai più diventare un buon cane guardiano.
Certamente l’uomo, attraverso l’addestramento, può migliorare le capacità naturali di un cane da lavoro, ma è fondamentale che tali competenze siano canalizzate fin da subito nella giusta direzione altrimenti il cane può sviluppare forme di inibizione e altri problemi comportamentali come l’aggressività o l’autolesionismo.