La Popillia japonica è un insetto estremamente infestante che sta dando non poco filo da torcere in tutto il Nord Italia
La Popillia japonica è un insetto estremamente infestante che sta dando non poco filo da torcere in tutto il Nord ItaliaLa Popillia japonica ha fatto molto parlare di sé in questi ultimi anni. Questo scarabeide, originario del Giappone, è altamente infestante ed è in grado di divorare, letteralmente, tutto ciò che di verde lo circonda.
Ma scopriamo di più su questo coleottero verde giapponese, diventato un vero e proprio nemico di tantissime aree verdi in quasi tutto il Nord Italia.
Chi è la Popillia Japonica
Come già anticipato, la Popillia japonica è un coleottero originario del Giappone.
Negli anni si è diffuso in altri paesi, come gli Stati Uniti e le Azzorre, ma non si è mai vista in Europa continentale: almeno fino al 2014, quando è stata ritrovata in alcuni comuni appartenenti alla Valle del Ticino.
Gli adulti di questo coleottero verde hanno dei riflessi bronzei sul dorso e sono lunghi circa 1 centimetro. Si distingue da altri scarabeidi per la presenza di 12 ciuffi di peli bianchi sull’addome e sulla parte terminale, rendendoli inconfondibili rispetto ad altre specie autoctone come il Maggiolino degli orti.
In genere, gli adulti escono dal terreno tra la fine di maggio e l’inizio del mese di giugno e sono attivi fino a settembre, o comunque finché la temperatura lo consente.
Perché è così temuta
Muovendosi in gruppi molto numerosi, questo insetto risulta particolarmente infestante.
Le larve tendono ad infestare i prati, nutrendosi delle radici, mentre gli adulti attaccano per lo più piante spontanee di campo, ma anche piante ornamentali e forestali, causandone la distruzione.
Per comprendere la mole distruttiva della Popilla Japonica, ti basti pensare che l’ippodromo di San Siro ha dovuto addirittura sospendere diverse gare perché milioni di larve ne hanno infestato lo splendido prato, divorandone diversi tratti di dimensioni molto vaste.
Come riconoscere le larve
Le larve di Popillia japonica sono di colore grigio chiaro e hanno una forma a C. La loro dimensione può essere compresa tra 1,5 mm e 3,2 mm.
Il loro addome è più scuro rispetto al resto del corpo, poiché la trasparenza permette di intravedere terra e radici ingerite.
Di fatto, però, non sono particolarmente riconoscibili rispetto a larve di altre specie. La loro caratteristica distintiva sono i 12 ciuffetti bianchi che però appaiono a maturità.
Le trappole contro la Popillia Japonica
I vari Servizi fitosanitari regionali hanno individuato due tipologie di trappole efficaci:
- quelle a cattura, costituite da barattoli gialli e verdi con speciali ali in grado di attirare e catturare un gran numero di adulti,
- e quelle con struttura a treppiede ricoperta da una rete spruzzata di prodotti insetticidi.
I coleotteri vengono attirati verso le trappole con degli attrattivi posizionati al centro della struttura, così che il contatto con la rete (e l’insetticida) possa agire per fermarli.
Quest’ultima, in particolare, è stata autorizzata dal Ministero della salute, da quello dell’ambiente e dal Ministero dell’agricoltura e consente di eliminare la vitalità entro pochi minuti.
Perché è da evitare il “fai da te”
Nel caso specifico della Popillia japonica, il fai da te è molto pericoloso.
Le trappole individuate dai Servizi fitosanitari regionali sono estremamente efficaci, ma possono essere utilizzate solo da soggetti autorizzati.
Infatti, il loro potere attrattivo nei confronti di questo scarabeide è molto forte ed è superiore alla capacità di cattura. Trappole di questo tipo posizionate in orti e giardini privati possono richiamare gli insetti da centinaia di metri di distanza, aumentando il danno del verde presente, ma anche dei fiori e dei frutti.
Quindi, se hai notato dei coleotteri verdi brillanti con dei ciuffetti bianchi in giardino, l’unica cosa che puoi fare è quello di segnalarne la presenza alle autorità locali, così che possano intervenire valutando l’entità dell’infestazione.
Il coleottero giapponese in Italia
Al momento in cui scriviamo, sono quasi 500 i comuni lombardi infestati dalla Popillia japonica, soprattutto tra le provincie di Como, Lecco, Monza e Brianza, Lodi, Pavia, Varese e Milano.
Addirittura, nel capoluogo milanese, è da tempo che si combatte contro questo fastidioso coleottero verde che sta facendo non pochi danni al Bosco Verticale, i due splendidi grattacieli progettati dall’architetto Stefano Boeri.
Secondo le statistiche, un terzo della Lombardia è infestata dalla Popillia japonica e il territorio di diffusione tende ad estendersi con un raggio di 10 chilometri all’anno, per questo altre regioni (e la vicina Svizzera) si stanno da tempo preparando per cercare di limitare i danni di questo insetto estremamente infestante.
Foto di apertura: danross - 123rf