Coleotteri appartenenti alla famiglia delle Lampyridae, le lucciole hanno la straordinaria capacità di emettere una luce di colore verde-giallastro: si tratta di un fenomeno chimico complesso e affascinante chiamato bioluminescenza.
Lucciole: che cos’è la bioluminescenza
La bioluminescenza si verifica per l’azione di due composti chimici, la luciferina e la luciferasi: il primo è un composto organico che emette luce mentre il secondo è un enzima catalizzatore che facilita la reazione chimica.
Come funziona la bioluminescenza
La luciferina, in presenza di ossigeno e dell'enzima luciferasi, cede elettroni che liberano l’energia in eccesso sotto forma di luce fredda, la cui lunghezza d'onda oscilla fra i 500 ed i 650 nanometri.
La bioluminescenza nelle lucciole
Sia i maschi che le femmine di lucciole sono dotati di organi luminescenti che si illuminano nel buio a scopo riproduttivo: attraverso l’emissione di luce, i maschi e femmine delle lucciole si chiamano e si attirano per accoppiarsi.
L'emissione luminosa è presente sia negli individui adulti che nelle larve, inoltre le femmine sono in grado di emettere luce per più di due ore, mentre i maschi ci riescono solo per brevi istanti.
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