Noi italiani non ne possiamo fare a meno, mentre all’estero a volte non sanno neanche come usarlo: stiamo parlando del bidet, un sanitario indispensabile per curare la propria igiene intima. Ecco la sua storia.
Noi italiani non ne possiamo fare a meno, mentre all’estero a volte non sanno neanche come usarlo: stiamo parlando del bidet, un sanitario indispensabile per curare la propria igiene intima. Ecco la sua storia.Quando siamo in viaggio, agli occhi di noi italiani l’assenza del bidet nei bagni all’estero, pare una cosa incomprensibile. Eppure nel mondo milioni di persone non lo utilizzano e lo considerano un oggetto strano, se non addirittura sconveniente.
Il dubbio comunque rimane: all’estero, senza un bidet, le persone come fanno a curare la propria igiene intima?
Fortunatamente le abitudini igieniche, rispetto al passato, sembrano essere un po’ cambiate: pare infatti che negli Stati Uniti d’America sia di recente scoppiata la moda improvvisa del bidet, per cui nelle case e negli hotel americani si fa a gara per introdurlo in bagno.
Stando alle statistiche, risulta che le vendite di bidet negli USA siano aumentate fino al 30% rispetto al 2016 e di questo bisogna ringraziare i millennials, i giovani nati tra gli anni '80 e il 2000, che ne hanno scoperto l’utilità, e soprattutto la necessità di usarlo, durante i loro viaggi in Europa.
A dire il vero, i bidet non sono presenti in tutti i paesi europei: sono comuni solo in Italia e in Portogallo, paesi in cui l'installazione di un bidet in bagno è stata resa obbligatoria per legge nel 1975.
Secondo un sondaggio francese del 1995, è l'Italia il paese in cui il bidet è utilizzato di più (97%), seguito dal Portogallo (92%) e dalla Francia (42%), mentre in Germania il suo uso è raro (6%) e in Gran Bretagna rarissimo (3%).
È strano notare poi che, pur essendo considerato un oggetto di invenzione francese, il bidet non sia molto usato in questa nazione: questo sanitario inizia a comparire negli arredamenti francesi tra la fine del XVII e l'inizio del XVIII secolo.
Probabilmente fu Maria de' Medici ad introdurre il bidet in Francia perché il suo uso era conosciuto presso la corte dei Medici a Firenze.
In realtà a pochi anni dalla sua introduzione, i bidet nelle case dei nobili francesi scomparve. Fu la Regina di Napoli Maria Carolina d’Asburgo-Lorena, nella seconda metà del Settecento, a volere un bidet nel suo bagno personale alla Reggia di Caserta ed è da qui che il bidet ha incominciato a diffondersi in tutta Italia.
Inglesi e americani hanno sempre guardato con un cattivo occhio questo sanitario perché associato alla prostituzione: molti soldati ne hanno conosciuto l’impiego solo durante la seconda guerra mondiale, frequentando i bordelli italiani.
Ma fortunatamente le cose non sono più come una volta e la mentalità, in fatto di igiene, sta cambiando.
Molti medici americani denunciano da sempre la scarsa igiene intima dei loro connazionali come motivo principale di malattie batteriche e infezioni urinarie: il boom di installazioni di bidet nelle case e negli alberghi statunitensi potrebbe finalmente migliorare la situazione.
Inoltre l’uso del bidet limiterebbe lo spreco di carta e di acqua in bagno: un modo in più per rispettare l’ambiente.
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