Il Wabi-sabi è una visione del mondo giapponese basata sulla transitorietà e imperfezione delle cose. Il termine Wabi-sabi deriva dall’unione di due caratteri giapponesi “Wabi” e “Sabi" e non è facilmente traducibile. “Wabi" si riferisce al vivere in sintonia con la natura mentre “Sabi" fa riferimento al lento e inesorabile scorrere del tempo.
Entrando più nel dettaglio “Wabi” identifica una semplicità rustica, ma anche la freschezza o il silenzio, e può essere applicata sia a oggetti naturali che artificiali, invece “Sabi" è la bellezza ma anche la serenità che accompagna l'avanzare dell’età. Dunque si potrebbe tradurre Wabi-sabi con "bellezza imperfetta, impermanente e incompleta".
Questi due concetti, inizialmente religiosi, nel tempo hanno finito con il penetrare nella visione giapponese del mondo e invadere anche il campo estetico tanto che oggi il Wabi-sabi si applica a varie discipline artistiche come la ceramica, l’ikebana ma anche al design e all’arredamento.
Tessuti grezzi, mobili segnati dalle intemperie, bicchieri e piatti spaiati e colori naturali diventano così tipici di una casa Wabi-sabi.
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