Il futon è il materasso tradizionale della cultura giapponese che si sta diffondendo sempre più anche in Occidente, soprattutto tra le persone amanti degli stili d’arredo minimalisti e orientaleggianti.
Il futon, che letteralmente significa “materasso arrotolato“ è realizzato in cotone: si tratta di un materasso rigido, sottile, ergonomico, traspirante che risulta facilmente arrotolabile e dunque trasportabile.
Praticamente inattaccabile dagli acari, questo materasso mantiene il corpo caldo nei mesi invernali e fresco in quelli estivi. Costituito da varie falde di cotone, rivestite da una fodera trapuntata a mano, il futon ha diversi spessori: si parte dai futon di 6/7 cm, che vengono per lo più usati in Giappone, per arrivare a quelli di 14 cm, costituiti da 5 falde di cotone, che sono molto usati in Occidente.
Anche le misure variano molto: si va dal futon singolo a quello matrimoniale e persino quello a una piazza e mezza.
E’ possibile associare alle falde in cotone degli strati di fibra di cocco per aumentarne la rigidità e la traspirabilità, ma si possono anche aggiungere strati di lattice per renderlo più morbido.
Il futon viene appoggiato a una base chiamata tatami, un supporto che costituisce la tradizionale pavimentazione giapponese: il tatami viene realizzato intrecciando della paglia di riso, che viene poi pressata.
Il futon, che spesso viene impiegato anche come base per eseguire dei massaggi, va arieggiato almeno tre volte la settimana, sistemandolo al sole in modo da eliminare l'umidità accumulata durante la notte.
Il futon va inoltre battuto così da riassestare il cotone presente all’interno e, ogni tanto, va pulito con l’aspirapolvere: è consigliabile usare dei coprifuton per assicurare una maggiore igiene.
Per dissipare l’umidità del futon si può anche ricorrere al fon per futon (futonkansōki), che soffia aria calda nel materasso, prevenendo l'insorgere di muffe e cattivi odori: basta all’incirca un’ora per assicurare un’asciugatura completa del futon.
Foto © RAM - Fotolia.com