La casa passiva, o secondo termine originale in lingua tedesca Passivhaus, è una casa che massimizza l'efficienza energetica, consentendo il maggior risparmio energetico. Una casa passiva è un edificio che riesce a coprire la maggior parte del suo fabbisogno energetico per il riscaldamento e il raffrescamento facendo ricorso a dispositivi passivi. Ciò significa che in una casa passiva non si ricorre a convenzionali impianti di riscaldamento, come caldaie e termosifoni, o a tradizionali impianti di raffrescamento, come i condizionatori.
In una casa passiva si riesce ad assicurare agli ambienti il benessere termico dalla somma degli apporti passivi di calore derivante sia dall'irraggiamento solare trasmesso dalle finestre, sia dagli elettrodomestici e sia dagli stessi occupanti dell’abitazione.
La casa passiva fa ricorso sia a materiali tradizionali pesanti come pietra, calcestruzzo, laterizio sia a materiali di nuova concezione che riescono a svolgere la funzione di accumulo e rilascio del calore e del fresco.
Le case passive possono essere costruite con ogni materiale (legno strutturale, mattone, cemento armato) ma in modo tale da garantire la creazione di abitazioni a basso consumo energetico e ad elevato potenziale termico isolante.
Le case passive sono abitazioni ecologiche dal ridotto impatto ambientale e adatte a qualsiasi contesto abitativo. Si tratta di un’innovazione tecnologica dovuta al fisico tedesco Wolfgang Feist e allo svedese Bo Adamson, professore alla Lund University: entrambi gli studiosi si prefiggevano l’obiettivo di ridurre i consumi energetici di un’abitazione e ci riuscirono nel 1990, ottenendo risultati eccellenti con la costruzione di un edificio a Darmstadt in Germania.
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