Giardinaggio
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6 piante grasse da esterno per abbellire il tuo balcone o giardino

Vorreste dare un tocco verde al vostro spazio esterno, senza troppe complicazioni? Ecco 6 piante grasse da esterno belle e facili da coltivare.

Vorreste dare un tocco verde al vostro spazio esterno, senza troppe complicazioni? Ecco 6 piante grasse da esterno belle e facili da coltivare.

Avete presente quel senso di pace che vi assale quando siete circondati dal verde? E quel mix di soddisfazione e orgoglio nel vedere crescere sane e rigogliose le vostre piante? Ebbene, le piante grasse da esterno sono le compagne ideali per chi cerca un tocco di verde senza necessariamente dover diventare un esperto di giardinaggio. Resistenti, versatili e dalla bellezza sorprendente (in alcuni casi ispirata a complessi modelli matematici), queste piccole guerriere del deserto non hanno bisogno di grandi cure, e per questo sapranno conquistare anche i pollici più neri

Piante grasse da esterno ideali per balconi e giardini

Se pensavate che le piante grasse fossero adatte soltanto in appartamento, siate pronti a ricredervi: in questa guida, vi porteremo alla scoperta di 6 specie di piante grasse perfette per abbellire balconi, terrazzi e giardini. Dalle specie più classiche a quelle meno note, ci sono sicuramente delle piante grasse o delle succulente che fanno al caso vostro. Preparatevi a trasformare il vostro spazio esterno in un’oasi di benessere e di stile!

1. Echeveria: la regina delle rosette

EcheveriaFoto: Unsplash - wanderfleur

L’Echeveria è un po’ la diva delle piante grasse. Con le sue foglie carnose disposte a forma di rosetta, crea delle vere e proprie sculture naturali. È perfetta per creare composizioni in vaso o per decorare un muro a secco: le sue foglie, carnose e spesso ricoperte da una patina cerosa, si dispongono in modo ordinato creando una sorta di fiore naturale. I colori possono variare dal verde intenso al grigio-blu, passando per tonalità rosate e viola, a seconda della varietà. Alcune Echeverie producono anche delle spighe fiorite, generalmente di colore rosso o arancione, che aggiungono un tocco di vivacità alla pianta. 

Per quanto riguarda l'esposizione, l'Echeveria ama il sole diretto, ma nelle ore più calde della giornata è meglio proteggerla per evitare scottature, soprattutto nelle giornate più roventi. In inverno, invece, apprezzerà una posizione luminosa ma riparata dalle gelate. Le annaffiature devono essere moderate, soprattutto durante la stagione fredda, per evitare il marciume radicale. Il terreno va quindi lasciato asciugare completamente tra un'annaffiatura e l'altra. Per evitare ristagni d'acqua, è fondamentale utilizzare un vaso con dei fori di drenaggio e posizionare sul fondo uno strato di argilla espansa.

L'Echeveria non ha bisogno di frequenti potature. È sufficiente eliminare le foglie secche o danneggiate per mantenere un aspetto ordinato. La moltiplicazione avviene per talea fogliare o per divisione della rosetta: basta staccare una foglia sana e metterla a radicare in un substrato leggero, oppure separare una piccola rosetta dalla pianta madre e appoggiarla direttamente sul terriccio.

Una curiosità: il nome Echeveria deriva dal botanico messicano Atanasio Echeverría y Godoy, che nel XIX secolo descrisse numerose varietà di questa pianta. 

2. Sedum: il tappeto verde (o rosa, o giallo…)

SedumFoto: Unsplash - miah_42

I Sedum sono dei veri camaleonti del mondo vegetale. Ne esistono centinaia di varietà, con foglie di diverse forme e colori: alcune creano dei tappeti compatti e uniformi, mentre altre formano piccole rosette o steli penduli. Sono ideali per coprire grandi superfici o per creare bordi colorati, perfetti per terrazzi e giardini rocciosi.

Queste piante estremamente versatili si adattano a diverse condizioni climatiche e di terreno. Le foglie, carnose e spesso ricoperte da una leggera pruina, possono essere di forma arrotondata, allungata o cilindrica. I colori variano dal verde al grigio, passando per il rosa, il rosso e il giallo. In primavera e in estate, producono delle piccole infiorescenze a stella, di colore bianco, rosa o giallo. 

I Sedum amano il sole pieno e si accontentano di terreni poveri e ben drenati. Sono piante molto resistenti alla siccità, ma apprezzano una leggera annaffiatura durante i periodi più caldi. La potatura è necessaria solo per eliminare le parti secche o danneggiate, mentre la moltiplicazione avviene per talea o per divisione della pianta.

Una curiosità: alcuni tipi di Sedum sono commestibili e vengono utilizzati in cucina per preparare insalate o contorni, ad esempio in Cina si utilizzano le foglie più tenere, nel periodo della fioritura, per arricchire varie pietanze. Naturalmente, prima di mettere un Sedum nel piatto verificate che sia commestibile!

3. Sempervivum: il semprevivo, sempreverde

SempervivumFoto: Unsplash - paoalchapar

Il Sempervivum, o semprevivo, è una pianta rustica e resistente sia al freddo che alla siccità, perfetta per chi cerca una pianta grassa che non richieda troppe cure. Le sue rosette di foglie carnose e appuntite formano dei piccoli cuscinetti compatti e sono spesso ricoperte da una leggera peluria che le protegge dal freddo. In primavera e in estate produce delle piccole infiorescenze a stella, di colore rosa o rosso.

Il Sempervivum ama il sole pieno e si adatta a qualsiasi tipo di terreno, purché ben drenato. Le annaffiature devono essere moderate, evitando i ristagni d'acqua. La potatura non è necessaria, a meno che non si vogliano eliminare le rosette secche o danneggiate. La moltiplicazione avviene raccogliendo le rosette che si allungheranno dalla pianta madre e depositandole direttamente sulla terra, interrandole leggermente. 

Una curiosità: in alcune culture, il Sempervivum viene considerato un portafortuna e viene piantato sui tetti delle case per proteggerle dai fulmini e dagli incendi. 

4. Aloe Vera: la farmacia verde in casa

Aloe VeraFoto: Unsplash - ls8

L'Aloe Vera è una pianta succulenta molto apprezzata non solo per la sua bellezza, ma anche per le sue note proprietà curative. Le lunghe foglie carnose e spinose di questa pianta “guaritrice” racchiudono un gel trasparente ricco di vitamine e minerali, utilizzato per lenire scottature, ustioni, piccole ferite e irritazioni della pelle.

In natura l’Aloe Vera può raggiungere dimensioni considerevoli, ma in vaso la sua crescita rimane più contenuta. È bene posizionarla dove può ricevere molta luce, anche con qualche ora di sole diretto in ogni stagione. In inverno è meglio proteggerla dalle temperature più fredde, collocandola in un luogo riparato (anche all’esterno).

Le annaffiature devono essere moderate, evitando di inzuppare il terreno e lasciando che questo si asciughi tra una innaffiatura e l’altra. Il terreno ideale è ben drenato e ricco di sabbia. La potatura va limitata alla rimozione delle foglie secche o danneggiate, mentre si può facilmente moltiplicare l’Aloe Vera per talea di foglia, oppure attendere che spunti qualche nuova piantina alla base della pianta madre e trapiantarla.

Una curiosità: il succo di Aloe Vera è utilizzato in nutraceutica e nell'industria cosmetica, per la produzione di creme, lozioni e shampoo.

5. Agave: la regina del deserto

AgaveFoto: Unsplash - maranthi

L'Agave è una pianta imponente, con foglie carnose e spinose disposte a rosetta. Alcune specie possono raggiungere dimensioni notevoli e produrre una fioritura spettacolare, con un'infiorescenza a spiga che può superare i due metri di altezza. Predilige posizioni molto luminose e soleggiate e le annaffiature devono essere scarse, soprattutto in inverno.

Tenete conto delle notevoli dimensioni che possono essere facilmente raggiunte dall'Agave nel valutare dove collocarla sul vostro balcone o in giardino. Il terreno ideale per questa pianta è ben drenato e ricco di sabbia, mentre la potatura e la moltiplicazione sono analoghe a quelle dell’Aloe Vera.

Una curiosità: l'Agave è utilizzata per produrre il tequila, una bevanda alcolica tipica del Messico, ingrediente fondamentale del cocktail margarita.

6. Cactus: i classici intramontabili

CactusFoto: Unsplash - thmsvrbrggn

I Cactus sono le piante grasse per eccellenza e non possono certo mancare nel nostro elenco di piante grasse da esterno. Esistono migliaia di specie diverse, con forme e dimensioni estremamente variabili. Alcuni sono ricoperti da spine lunghe e affilate, mentre altri hanno spine più piccole e morbide.

La maggior parte dei Cactus preferisce posizioni molto luminose e soleggiate (in mancanza di luce, la loro crescita potrebbe essere stentata) e in molti casi teme le basse temperature e il gelo. Fate attenzione a dove collocarli, se avete bambini piccoli e/o animali domestici, per i quali le spine del Cactus costituiscono un pericolo. 

Quanta acqua dare a un Cactus? Le annaffiature devono essere ancora più moderate rispetto ad altri tipi di piante grasse: ricordiamo, infatti, che queste piante vivono in luoghi aridi, come il deserto, pertanto d’inverno possiamo sospendere le irrigazioni, mentre durante la bella stagione la terra potrà essere bagnata (poco) soltanto quando in superficie risulterà asciutta. I Cactus amano però le nebulizzazioni, possibilmente con acqua distillata, per non lasciare tracce di calcare sul fusto di queste piante straordinarie. Il terreno ideale è quello specifico per piante grasse e cactacee, molto leggero e sciolto. I Cactus non necessitano di potatura, in compenso il travaso è consigliabile a distanza di due o tre anni. 

Una curiosità: alcuni Cactus producono dei frutti commestibili, il fico d’India.