A seguito del recente salvataggio di Banca Etruria e delle altre tre banche in dissesto finanziario, le obbligazioni subordinate sono finite sotto i riflettori: di che si tratta?
A seguito del recente salvataggio di Banca Etruria e delle altre tre banche in dissesto finanziario, le obbligazioni subordinate sono finite sotto i riflettori: di che si tratta?Dopo il caso Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti e Cassa Ferrara, per le quali la Banca d’Italia ha avviato un programma di risoluzione e che ha visto 12.500 piccoli risparmiatori perdere i risparmi di una vita, le obbligazioni subordinate sono finite nell’occhio del ciclone.
Per obbligazioni subordinate si intende una particolare categoria di bond che, in caso di procedura fallimentare, vede il rimborso subordinato a quello dei creditori ordinari.
In pratica, in caso di fallimento, chi ha sottoscritto bond subordinati viene rimborsato solo dopo i creditori senior e quindi la perdita del capitale investito è pari al 100%.
I bond subordinati vengono emessi dalle aziende su cui si decide di investire e pertanto la loro natura è più simile alle azioni che non alle obbligazioni vere e proprie.
Si tratta di strumenti finanziari molto e difficili da inquadrare con un rischio di credito elevato perché la perdita che può subire l’investitore è sempre elevata se non addirittura totale perché vengono privilegiati gli altri creditori.
Esistono varie tipologie di obbligazioni subordinate con differenti caratteristiche finanziarie: prima dell’approvazione delle regole di Basilea 3 sui requisiti minimi di capitale, le tipologie erano quattro ma ora sono diventate due, ovvero le obbligazioni subordinate Tier 1, che sono le più rischiose perché in caso di insolvenza si rischia il 100% del capitale e le Tier 2.
Oltre ad essere altamente rischiosi, i bond subordinati hanno una liquidità scarsa, cioè sono difficili da acquistare e da vendere e quindi i risparmiatori, nel momento del bisogno, hanno difficoltà a rivenderli.
Infine le obbligazioni subordinate non sempre hanno una data certa di rimborso del capitale: la data di scadenza a volte non esiste oppure è troppo lontana.
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