Introdotte con il regio decreto legge n. 652 del 1939, convertito poi in legge 11 agosto 1939, n. 1249, le categorie catastali sono dei simboli che servono a classificare i beni immobili a seconda della loro destinazione d’uso.
In base alla classificazione delle unità immobiliari urbane, si riescono a determinare le rendite catastali, indispensabili per capire il valore da imporre per il pagamento delle tasse come ad esempio le imposte sulle successioni o quelle sulla prima casa.
Le categorie catastali sono molte, per il momento ne esistono di due tipi differenti, cioè quelle che comprendono gli immobili a destinazione ordinaria e quelle che includono invece gli immobili a destinazione speciale o particolare.
Ogni categoria catastale è poi suddivisa in gruppi, identificabili con lettere dell’alfabeto.
Nella categoria degli immobili a destinazione ordinaria sono compresi i gruppi A, B e C. Nella categoria degli immobili a destinazione speciale o particolare sono compresi il gruppo D , il gruppo E ed F.