La rendita catastale è un valore fiscale che l’Agenzia del Territorio attribuisce a un immobile: la rendita catastale è la base su cui vengono calcolate diverse imposte come l’imposta sui redditi, l’Imu, l’imposta di registro e altre.
Ogni immobile ha la propria rendita catastale tranne quegli immobili che hanno una particolare destinazione come i ponti, le stazioni, le chiese o i cimiteri.
La rendita catastale è definita in base alla dimensione dell'immobile che viene misurata tenendo conto del numero dei vani, della superficie e della volumetria e in base alla tariffa di estimo che indica la zona in cui è situato l'immobile, la sua tipologia e la sua destinazione d'uso.
Conoscere la rendita catastale di un immobile è utile non solo al proprietario, ma anche al potenziale acquirente che in questo modo potrà sapere in anticipo quali spese dovrà affrontare.
In particolare la rendita catastale serve a compilare il modello ISEE e calcolare le imposte sulla casa come l’Imu, le imposte sulle successioni e donazioni, l’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) e le imposte ipotecaria e catastale. Per conoscere la rendita catastale di un immobile occorre sapere i dati catastali cioè: comune, sezione, foglio, mappale e subalterni.
I dati catastali si possono ricavare dal rogito, ovvero dall'atto di compravendita dell'immobile, oppure si ottengono richiedendo al catasto o all’Agenzia del Territorio la visura catastale.
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