Vita di coppia
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Cloaking, il ghosting 2.0: cos'è come superarlo

Dicono che sia il fratellastro cattivo del ghosting, quello che non si diverte neanche a farti del male, perché di te gli frega davvero poco. Vediamo cos’è il cloaking nelle relazioni e cosa puoi fare per reagire e difenderti.

Dicono che sia il fratellastro cattivo del ghosting, quello che non si diverte neanche a farti del male, perché di te gli frega davvero poco. Vediamo cos’è il cloaking nelle relazioni e cosa puoi fare per reagire e difenderti.

Chiunque sia fan del maghetto più famoso del mondo potrebbe già sapere che la parola clock - in inglese - significa “mantello”. Qual è la relazione tra Harry Potter e il cloaking nelle relazioni? E qual è il suo legame con il ben più celebre "ghosting"? Vediamo un po’ cosa significa questo termine, come viene messo in pratica (e perché) e quale "incantesimo" dovresti lanciare per difenderti dalle sue conseguenze.

Cos'è il cloaking: significato

La parola "cloaking" riferita ai rapporti tra essere umani è stata utilizzata per la prima volta da Rachel Thompson, su un articolo di Women’s Health. La giornalista aveva vissuto un’esperienza di dating poco piacevole sull’app Hinge (quella che, in teoria, dovresti cancellare dopo averla utilizzata, ma sappiamo benissimo che tra le promesse e le persone reali ci sono abissi profondissimi).

Il cloaking, come il mantello dell’invisibilità di Harry Potter, è la pratica di non presentarsi a un appuntamento dal vivo, dopo averlo concordato con una persona conosciuta in chat - e non una chat qualunque, ma quella di una qualsiasi applicazione pensata per farti incontrare un/a potenziale partner.

Il senso di umiliazione che si può sperimentare con questo clamoroso 2 di picche è ancora maggiore perché non ci sarà nessun momento dedicato a una spiegazione. Neanche un "mi sono ricordato/a di essere fidanzato/a" (che tradotto significa "mi ha sgamato/a sull’app").

La persona in questione, infatti, avrà già eliminato la chat sull’app di dating, sparendo silenziosamente e definitivamente dalla tua vita, senza lasciare alcuna traccia. O meglio, scavando una piccola ferita sul tuo povero cuore che qualcosa ci aveva pur visto in quella persona, per decidere di uscirci per un primo appuntamento.

Cloaking: chi lo pratica e perché

Frustrazione, rabbia, impotenza. Sono diverse le emozioni che potresti provare se ti ritrovi a un appuntamento con il vento. Molto probabilmente, una cosa della quale potresti aver bisogno, per te, è dare un senso a quello che ti è capitato.

Parti da qui. L’esservi conosciuti soltanto online dà, di solito, a chi mette in atto il cloaking un motivo in più per sentirsi meno in colpa o non sentire addosso nessuna responsabilità per l’enorme pacco che ti ha tirato. Un regalo che non avevi richiesto e del quale, purtroppo, potresti sentire il carico emotivo per un po’ di tempo.

Ci sono, di certo, alcuni profili psicologici che potrebbero essere più portati ad avere verso gli altri simili atteggiamenti passivo-aggressivo, in una società nella quale, già di per sé, non si ha più il coraggio di dire a qualcuno "ho cambiato idea", neanche nascosti dietro la protezione dello schermo.

Ma quali sono i motivi per i quali qualcuno decide di cancellarti all’improvviso, senza neanche averti mai incontrato/a dal vivo, come se fossi un disegno venuto male su una lavagna? Dalla paura del confronto all’immaturità emotiva, da tendenze narcisistiche all’improvviso disinteresse, se hai bisogno di qualche esempio.

Come sempre, però, più che analizzare chi ti ha fatto sentire in un certo modo - con un indecifrabile senso di demoralizzazione e sfiducia verso il prossimo - potresti cercare di capire quale lezione trarre da questa spiacevole esperienza.

Qual è la differenza tra cloaking e ghosting?

Sebbene siano abbastanza simili, a differenza del cloaking, il ghosting non presuppone la cancellazione totale di un’altra persona. Non la si blocca sui social, per intenderci. Semplicemente, si smette di risponderle, da un giorno all’altro.

Entrambi i comportamenti sono disfunzionali. Quello che generano in chi li subisce, infatti, è confusione e paura. Confusione per l’accaduto, con la conseguente tendenza a colpevolizzare sé stessi/e. Paura (e ansia) per le relazioni future. Per situazioni simili che potrebbero verificarsi. Ché i silenzi e la mancanza di dialogo possono logorare la mente e l’autostima ancor più delle parole dette in un momento di rabbia.

In comune tra queste due parole c’è lo strascico di disillusione che mettono addosso a chi le vive. Il boccone amaro delle cose mai iniziate, quelle sperate e solo immaginate. Quelle che restano lì, dove vanno a finire tutti i nostri irrisolti e le nostre richieste di perché.

Quali sono gli effetti del cloaking

Basandosi su una totale mancanza di rispetto e comunicazione, il cloaking bombarda in modo diretto le vittime che miete. Le emozioni del primo incontro, del desiderio di scoprire qualcuno al di là di una fredda chat, vengono congelate e archiviate dalla persona nella quale erano state riposte le proprie speranze.

Quelle di fare una bella prima uscita, di tornare a casa con le labbra un po’ accartocciate per quel primo bacio dato vicino al portone di casa (ma mai davanti, ché non si dice dove abiti al primo appuntamento), e con un "non sarà un'avventura" a palla nella cuffie.

Ma tutto sbiadisce un lunedì alla volta, impolverandosi in pensieri tristi, in cui ci si sente privi di valore, oggetti che si possono accatastare alla rinfusa, creature che forse meritano la solitudine anche se non la vorrebbero.

Come reagire al cloaking

La sensazione di abbandono e abbattimento creata dal cloaking può creare una sorta di paralisi. Il timore di subire un altro rifiuto di questo genere potrebbe portarti a dire basta (almeno per un po’) al mondo degli appuntamenti.

Per non perderti in questo baratro, ecco qualche suggerimento che potrebbe aiutarti a ritrovare una connessione con te stesso/a e a non etichettare tutto il mondo come "brutto e cattivo":

  • datti del tempo: il cloaking non ha niente a che fare con te, e non avresti potuto fare niente di diverso per evitarlo;
  • prova a cercare altri spazi per conoscere persone: le app di dating facilitano il primo contatto, ma che ne pensi del tuo locale preferito, della palestra, di un’associazione di volontariato? Se ci pensi, sono i luoghi in cui potresti trovare persone più simili a te!;
  • quando ti sentirai pronto/a, condividi questa esperienza con un professionista della salute mentale, che potrà darti qualche strumento in più per superare quello che hai vissuto.

A poco a poco, di invisibile, resterà soltanto il ricordo di questa vicenda. E troverai chi, per uscire con te, farà potentissimi incantesimi e filtri d’amore - altro che sparizioni!

Immagine di anteprima: pvproductions su Freepik