Come provare a superare il dolore di quando si viene lasciati per un’altra? Ecco qualche spunto per voltare pagina e andare avanti.
Come provare a superare il dolore di quando si viene lasciati per un’altra? Ecco qualche spunto per voltare pagina e andare avanti.Sono poche le persone che, quando ti lasciano e il motivo è qualcun altro, te lo dicono apertamente. A volte non lo fanno per codardia, altre per una causa un po’ più nobile: non aggiungere altra sofferenza a quella che, senza dubbio, ci sarà.
Mettiamo caso, però, che lui (scrivo da un punto di vista femminile, ma potresti benissimo capovolgere i ruoli) ti dica che c’è un’altra o ti lasci con la più classica delle scuse - Ho bisogno di tempo per me stesso, non sei tu, sono io, bla bla - e poi venga fuori che la vera ragione sia sempre stata una quarta di reggiseno.
Ecco, le volte in cui non riuscivo a vedere il bicchiere mezzo pieno e l’unica cosa che avrei voluto fare era lanciare l’intero servizio di piatti dalla finestra, ho cercato di non razionalizzare troppo gli eventi, condendoli con un pizzico di ironia. Non è semplice, ma un passo alla volta si può trovare un modo per superare questo momento e ricominciare.
Mi ha lasciata per un’altra: non chiederti il perché
In una situazione simile, iniziare a farti domande sul perché lui lo abbia fatto e per quale astrusa ragione tu ti sia meritata di essere lasciata per un’altra, è quello che dovresti proprio cercare di non fare. Le risposte potrebbero essere infinite e farti solo più male.
Prova a partire da questa consapevolezza: non ci meritiamo qualcosa di brutto per qualche motivo in particolare. La vita è una corsa a ostacoli in cui ogni tanto si cade. Altrimenti sarebbe una gara a chi ha trovato il cuscino più comodo per sedersi. Niente di più.
Cerca poi di non fare paragoni con l’altra donna. Non sarà andato a cercare la tua sosia - quello in genere succede quando è lei a lasciare lui - ma avrà molto probabilmente trovato qualcosa di diverso e di distante anni luce da te. Che non vuol dire per forza meglio.
Non darti colpe che non hai
Solitamente, quello che succede dopo è di entrare in un loop in cui passerai in rassegna tutti i momenti della vostra relazione, chiedendoti se, cambiando qualcosa, le cose sarebbe potute andare diversamente. Solo che non viviamo di "se" e "ma" e, soprattutto, in una relazione ci sono due persone, non ci sei soltanto tu!
In questa fase, è normale provare emozioni contrastanti: tristezza, rabbia, vulnerabilità, rancore. Vivile. Dare il giusto peso ai sentimenti serve a trovare posto alle cose, anche a quelle più scomode che non vorremmo mai avere nel nostro album dei ricordi, e iniziare, pian piano, a lasciarle andare.
Se ti ha lasciata per un'altra ricomincia da te
Ogni pezzo che ci crolla addosso può servirci a rimontare la baracca della nostra vita in modo diverso. Più solido, più consistente, più strutturato. La fine di una relazione crea sempre grandi turbamenti emotivi. Quello che ti serve adesso è ritrovare il tuo benessere personale, come singolo, come individuo a se stante, che funziona benissimo anche senza qualcuno al proprio fianco.
Per farlo, intanto non cercare di imitare l’altra donna. Non stalkerarla sui social, non provare a essere come lei in nessun modo. Tenta di trovare un espediente per toglierla dalla tua testa, ritrovando quelli che sono bisogni, desideri e passioni che siano solo tuoi.
Un modo divertente che ho ideato con le mie amiche, per esempio, è stato quello di affibbiare un nomignolo all’altra donna, per rendere meno dolorosa la sua presenza e riderci su. Io avevo scelto Peto: arriva silenziosa come una scoreggia in ascensore, ma poi si fa sentire, eccome se si fa sentire. Peto per me ha funzionato come quando ti dicono che se hai paura di qualcuno, lo devi immaginare mentre fa la cacca.
Invece di chiederti Mi ha lasciata per un’altra, chissà quanto durerà?, inizia a essere tu e solo tu il focus dei tuoi pensieri. A volte succede che vada male e che lui ritorni all’ovile, implorando perdono e un’altra occasione. Vuoi davvero farti trovare lì ad aspettarlo come una pecora o vuoi diventare il pastore?
Poteva andare peggio!
Ti lascio con un ultimo spunto. So che molto probabilmente starai pensando Perché proprio a me, cosa mi manca? Cosa non gli ho dato?, accompagnato da una valanga di imprecazioni che tua madre non sarebbe più in grado di riconoscerti.
Prova a vederla in questo modo: non è andata benissimo, ma poteva andare peggio. Per esempio, lui avrebbe potuto iniziare una storia parallela - di solito l’altra viene accalappiata con la scusa del Io e la mia tipa siamo in crisi - e andare avanti così per chissà quanto tempo.
Questa però sarebbe stata un’altra storia, che più che finire a tarallucci e vino sarebbe culminata in abbonamenti alla Tempo e con una psicoterapeuta per amica. A te basta ritrovare te stessa e un nuovo equilibrio per ricominciare. Ci riuscirai e starai di nuovo bene.