Il sesso nello spazio può essere problematico, ma come funziona invece con la masturbazione?
Il sesso nello spazio può essere problematico, ma come funziona invece con la masturbazione?Gli astronauti mi sono sempre sembrate creature dell’altro mondo: un po’ uomini un po’ esseri sovrannaturali, approdati sulla Terra per caso, con l’obiettivo di lasciarla ancora una volta per spiegarci i grandi misteri dell’universo.
Invece non sono altro che uomini, straordinari sì, ma pur sempre uomini. Allora mi sono chiesta: se non usare il cellulare o preparare un pasto caldo in cucina sono azioni alle quali è possibile rinunciare facilmente, si può dire lo stesso dei bisogni fisici di base? E se fare una buona dormita è ancora possibile, che ne è della propria vita sessuale?
Il coito nello spazio: il parere degli esperti
Fare sesso in un ambiente senza gravità è complicato, quasi buffo se provate a immaginarlo. Scienziati ed esperti della NASA sono da sempre molto scettici su quello che può essere l’impatto psicologico di un amplesso nel corso di una missione spaziale.
Se le domande sul sesso nello spazio rimangono avvolte in una nebulosa, cosa ne è dell’autoerotismo? Nella pratica, gli astronauti, hanno la possibilità di masturbarsi?
Qualche anno fa è stato pubblicato, da un consulente della NASA che si occupa di salute sessuale, un opuscolo intitolato Effects of Sex and Gender on Adaptations to Space: Reproductive Health. Lo studio riporta che l’eiaculazione è indispensabile per gli uomini al fine di evitare il rischio di batteri alla prostata, che possono portare all’insorgere di infezioni.
Altri studi hanno confermato che la masturbazione è un rimedio contro l’ansia e lo stress, una via di fuga per abbattere la pressione che si può avere addosso durante una missione spaziale.
I racconti degli astronauti
Al momento non sono state fatte interviste alle astronaute sul tema della masturbazione, ma basta pensarci un secondo per immaginare che per una donna possa essere semplice toccarsi e avere un orgasmo spaziale (in tutti i sensi).
In un’intervista pubblicata sulla rivista Men’s Health Magazine, l’astronauta Michael Mullane affermò che c’erano volte in cui il suo pene era talmente duro che sarebbe riuscito a trapanare la criptonite.
Un altro astronauta, Ron Garan, ammise di non conoscere niente che accada al corpo umano sulla terra che non possa accadere anche nello spazio in risposta a una domanda sulle erezioni in missione.
Se la NASA è sempre stata un po’ reticente sull’argomento, lo stesso non si può dire per i cosmonauti russi, che hanno raccontato di ricevere anche dei film porno per potersi comportare esattamente come se fossero sulla terra. Alcuni di loro sono stati persino incoraggiati a sfogarsi con delle sex doll.
Nel libro Packing for Mars di Mary Roach, alla domanda “Come fanno sesso gli astronauti nello spazio”, Aleksandr Laveykin risponde: “Con le mani!”. Tra docce e frasi di rito, “Guarda dall’altra parte”, alla fine un modo per masturbarsi lo trovano sempre.
Ma che ne è dello sperma? Intanto ricordiamo che anche nello spazio esistono i fazzoletti. Ad ogni modo, gli astronauti possono anche scegliere di liberarsene così come fanno con l’urina: scaricandolo nello spazio dove congelerà in cristalli di ghiaccio.