Nel vocabolario del genere ci sono sempre nuovi termini: per esempio accanto a transgender, si è aggiunta la parola cisgender.
Nel vocabolario del genere ci sono sempre nuovi termini: per esempio accanto a transgender, si è aggiunta la parola cisgender.Prima di affrontare discorsi sulle parole nuove che hanno a che fare con il gender, è bene fare una piccola premessa che ci chiarifichi il significato di genere. Il genere altro non è che la rappresentazione sociale e culturale di ogni essere umano attraverso comportamenti, linguaggi e ruoli che non sono direttamente collegati con il sesso biologico. Cisgender e transgender sono parole legate non al sesso biologico, ma all'identità di genere. Spieghiamoci meglio.
Dal sesso biologico all'identità di genere
Quello che succede, infatti, è che indipendentemente dal sesso biologico (che non scegliamo perché lo riceviamo per puro caso alla nascita), possiamo sentirci uomo, donna o entrambe le cose a seconda dei contesti o del nostro vissuto. In questo caso, si parla di identità di genere. Cisgender e transgender sono due parole nate per indicare il rapporto che si ha con il proprio genere. Qual è la differenza tra i due termini?
Cosa vuol dire cisgender
Con il termine cisgender si fa riferimento agli individui che sentono di appartenere al genere biologico che hanno ricevuto alla nascita. Si tratta, dunque, di persone che si identificano e si sentono a proprio agio – a livello di sentimenti e di identità sessuale - con il proprio sesso biologico. Il termine è stato coniato dalla biologa Dana Leland nel 1994.
La definizione della parola cisgender (nella quale è presente il suffisso latino “cis” che vuol dire “al di qua”) è presente nell’Oxford Dictionary, nel quale cisgender è “un individuo il cui senso di identità personale corrisponde al sesso e al genere che gli/le è stato assegnato alla nascita").
Cosa vuol dire transgender
Al contrario, come suggerisce già il suffisso trans nel suo significato di “al di là”, i transgender sono le persone che non sentono di appartenere al sesso biologico che hanno ricevuto e che potranno (se lo vogliono) scegliere un percorso di transizione verso il sesso opposto. La parola è stata coniata nel 1965 dallo psichiatra John F Olivan e usata nel libro Sexual Hygiene and Pathology.
L’introduzione del termine cisgender a fianco di transgender è stata una vera e propria vittoria per la comunità LGBT: le parole possono cambiare il mondo e la prospettiva con la quale guardiamo alle cose. La presenza di entrambi i vocaboli aiuta ad abbattere le differenze, a scardinare il concetto di normalità e a farci sentire totalmente alla pari in questa società ancora un po’ arretrata.
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