Pansessuale e bisessuale non significano la stessa cosa. Il termine pansessuale è di origine freudiana e si riferisce a una potenziale attrazione per qualcuno, a prescindere dall’identità di genere e dalla tipologia di attrazione.
Può trattarsi di un’attrazione solo estetica, o sessuale o romantica.
Ma non solo: i pansessuali possono essere attratti da donne, uomini, androgini, transessuali e altri soggetti intersessuali. Il pansessualismo va oltre il genere sessuale, e ricopre la persona oggetto dell’amore dell’altra di un sentimento puro, non ricollegabile agli schemi e alle classificazioni della società.
Al contrario, la bisessualità corre sul binario dualistico.
I bisessuali sono attratti da uomini e da donne, e stop. E’ un concetto di amore che procede secondo la categoria maschile e femminile. Cosa è meglio “essere” allora? Semplicemente quello che si è. L’amore non dovrebbe essere etichettato. Non siamo cibo in scatola, non abbiamo bisogno di una targa che identifichi le persone per cui proviamo o meno attrazione. Le etichette generano le differenze, quelle vere, di genere.
C’è gente che distingue “chi ama in modo sano” da chi “ama in modo non sano”.
Quel che conta è amare in modo libero, e non giudicare il “diverso”.
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