Contare i like, sorridere a un commento, mettersi in posa prima di un bacio. Così l’amore si ostenta online. Con narcisismo e meno sentimento.
Contare i like, sorridere a un commento, mettersi in posa prima di un bacio. Così l’amore si ostenta online. Con narcisismo e meno sentimento.“Aspetta, mi giro così che a destra ho il profilo migliore”. “Sorridi, amore!”. “Ci ha fatto like, sai chi? Giovanna!”. “Tua madre ha commentato la foto”.
“51 like di cui 12 reazioni col cuore”.
Ormai i social sono diventati anche questo: una vetrina virtuale per quegli “innamorati” che non possono fare a meno di ostentarlo. Allora arrivano i like, le reazioni personalizzate, i commenti, le condivisioni di foto più o meno romantiche. Si passa dagli scatti di matrimoni ai baci innocenti, dalle mani unite ai "naso-nasino" nel parco.
Il sentimento viene esibito prima che vissuto. Alla ricerca dell’approvazione, all’insegna del narcisismo
Per la serie: “non è bello ciò che è bello, è bello ciò che piace”. A tutti, stavolta. L’"esibizionismo affettivo" online spoglia però la coppia. Da un lato la priva di intimità: quel momento non sarà più loro ma alla portata del social network. Dall’altro la “artificializza”: “aspetta a fare il brindisi, scattiamo prima la foto!”.
Quando entrambi i partner sono degli esibizionisti-affettivi, gli sviluppi sull'online sono notevoli.
In alcuni casi, si aprono anche profili di coppia (pensiamo a Facebook o Instagram). Quando solo uno dei due lo è, il partner più riservato potrebbe far fatica ad apprezzare il narcisismo dell’altro. O, viceversa, il narcisista potrebbe offendersi della mancata iniziativa del partner riservato. E interpretare la riservatezza come un “mi vergogno di postare foto di noi due”. Oppure come un “non voglio che si sappia troppo in giro”.
Le relazioni erano più facili prima ancora del 2.0.
Oggi sono più articolate e messe alla prova dalla tecnologia: chi sopravvive, può vantarsene. Anche sui social, why not?
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