Alla scoperta dell’asessualità e delle relazioni queerplatoniche: il mondo dei sentimenti è molto più complesso di quello al quale ci hanno abituati.
Alla scoperta dell’asessualità e delle relazioni queerplatoniche: il mondo dei sentimenti è molto più complesso di quello al quale ci hanno abituati.Per parlare di relazioni queerplatoniche, bisogna prima di tutto introdurre l’argomento dell’asessualità. Gli asessuali (che secondo le ultime stime costituiscono l’1% della popolazione mondiale) sono persone che non nutrono alcun interesse nei confronti del sesso. L’asessualità è considerata come un orientamento sessuale a tutti gli effetti, ma l’assenza di eccitazione e desiderio dal punto di vista fisico hanno portato a dover introdurre una distinzione tra quello che è noto come orientamento sessuale e quello che è stato invece definito orientamento romantico.
Con orientamento romantico si intende, come suggerisce il termine stesso, l’attrazione romantica nei confronti di altri individui. C’è da sottolineare il fatto che non è detto che una persona che provi attrazione romantica nei confronti di altre sia necessariamente asessuale. È più una questione statistica che non una linea di demarcazione ben delineata. In genere, i due orientamenti coincidono, ma può anche verificarsi il contrario.
Da dove arriva il termine relazione queerplatonica
La relazione queerplatonica è un concetto che scardina la tradizionale concezione di coppia e vita di coppia, ancora più (forse) del poliamore. È stata proprio la comunità asessuale a sentire il bisogno di legittimare questo tipo di legami attraverso una definizione. Le relazioni queerplatoniche sono dei rapporti di natura non romantica, più intimi e intensi rispetto a una comune amicizia, ma che non possono rientrare nella tradizionale classificazione di rapporto di natura romantica tipico di una coppia “tradizionale”.
Una relazione queerplatonica (QPR) richiede impegno e interesse tra le parti. Per esempio, può sfociare in una convivenza, può includere baci, la condivisione del letto, anche altri tipi di contatto fisico, fatta eccezione per il sesso. Con il termine squish si indica il desiderio di formare una relazione queerplatonica con altri, a prescindere dal loro orientamento sessuale e/o romantico.
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Relazione queerplatoniche: cosa c'è da sapere
Come già detto, trattandosi per definizione stessa di una relazione platonica non comprende al suo interno la sessualità, sebbene non esista una regola da rispettare a prescindere. I confini sono molto labili e si è liberi di vivere la relazione a proprio piacimento. La componente romantica è assente, ma il tutto è comunque a discrezione dei partner coinvolti.
La relazione queerplatonica non è legata al concetto di esclusività: si possono avere più QPR in contemporanea. Non è importante stare in coppia o in triade, avere un partner o più di uno. La legittimazione della QPR arriva se la relazione è intima e impegnata. Nice to know: zucchina è il nomignolo con il quale si chiamano due persone coinvolte in una relazione queerplatonica.
A proposito di orientamento romantico
Negli anni sono stati coniati alcuni aggettivi per riferirsi al tipo di attrazione romantica (che differisce dalle relazioni queerplatoniche, come abbiamo visto) che si piò instaurare con altri. In genere sono pochi gli asessuali aromantici, che non hanno interesse neanche nei confronti dei legami di tipo romantico.
Nella terra di mezzo ci sono i grey-romantic (romantici grigi) e i demiromantici: i primi provano scarsa attrazione romantica, i secondi provano attrazione sessuale solo quando hanno creato anche un legame emotivo. Per quanto riguarda l’orientamento romantico, si parla invece di:
- eteromantico: prova attrazione romantica per il sesso opposto;
- omoromantico: prova attrazione romantica nei confronti del suo stesso sesso;
- biromantico: nutre desiderio romantico verso entrambi i sessi;
- panmantico: l’attrazione romantica non è legata al genere.
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