Poliamore è una parola ancora troppo poco nota al grande pubblico, eppure non sono poche le persone che hanno scelto di vivere in questo modo le proprie storie d’amore. Ma cosa vuol dire, nello specifico, poliamore?
Poliamore è una parola ancora troppo poco nota al grande pubblico, eppure non sono poche le persone che hanno scelto di vivere in questo modo le proprie storie d’amore. Ma cosa vuol dire, nello specifico, poliamore?In una società dominata da secoli dal concetto di monogamia, parlare di poliamore sembra la più grande castroneria che si possa fare. Eppure si tratta di una cosa concreta e portata avanti da diverse persone. Non si tratta di anarchia relazionale e non si tratta di innamorarsi continuamente di persone diverse allo stesso momento. Andiamo allora a scoprire cos'è il poliamore, le sue "regole" e le implicazioni che porta con sé.
Il significato di poliamore
Partiamo dalla definizione della parola. Il poliamore è in tutto e per tutto una relazione romantica e sessuale in cui, consensualmente, le persone coinvolte "possono" amare e avere relazioni anche intime con diverse altre persone, indipendentemente dal sesso, nel pieno rispetto reciproco.
Una non-monogamia etica
Il poliamore è una forma delle cosiddette non-monogamie etiche: alla base di rapporto di questo tipo c'è infatti l'onesta e la trasparenza con tutte le persone coinvolte all'interno del rapporto. Il tutto parte quindi infatti dall'assunto - tanto ovvio quanto incredibilmente trascurato – che non siamo oggetti, quindi non possiamo essere proprietà esclusiva di qualcuno. Anche questo concetto presuppone massima onestà e rispetto, non solo verso le altre persone che si amano, ma soprattutto verso se stessi.
Poliamore e coppia aperta non sono la stessa cosa
A questo punto molti potrebbero pernsare che il poliamore coincida con la coppia aperta. Tuttavia non è così, e c'è una sostanziale differenza. Benché la coppia aperta sia anch'essa una non-monogamia etica, il rapporto tra le parti coinvolte in questo caso è di natura esclusivamente sessuale. Nel poliamore, al contrario, si aggiunge un tassello: la non-esclusività consensuale, in questo caso, non è solo sessuale ma anche amorosa/affettiva.
Nel poliamore, infatti, una persona (un singolo individuo) sceglie di amare più persone. E lo fa dichiarandolo, nel senso che ogni partner coinvolto in questo tipo di rapporto è consapevole (e consenziente) del fatto che in contemporanea ci sono altre persone da amare.
Poliamore: un concetto per molteplici forme
Il poliamore, a differenza della monogamia che prevede il coinvolgimento di due sole persone, può assumere forme diverse, in base ai desideri e ai sentimenti che si provano. Non c’è, dunque, uno schema e questa, in un mondo che è dominato da inquadramenti e “bolle comportamentali, rappresenta una vera e propria rivoluzione sociale.
Quindi si può essere poliamorosi singoli o di coppia, ci può essere una triade poliamorosa, una relazione con un partner primario e uno o più partner secondari, la polifedeltà (relazione chiuse con due o più partner) e qualsiasi altra combinazione che si abbia voglia di vivere e sperimentare.
Nonostante il termine poliamore si sia diffuso nel mondo a partire dal 1990, le relazioni poliamorose esistono da sempre (basti tornare al concetto di amore libero in voga negli anni ’60).
Il poliamore ha però bisogno – come condizione necessaria per esistere – di grande apertura mentale, di flessibilità, della capacità di comunicare e padroneggiare limiti ed emozioni, oltre che di un indiscutibile talento nel gestire la gelosia, che questo tipo di rapporto non prevede.
Insomma, non è semplice, soprattutto nella società molto compartimentata in cui oggi viviamo. Si tratta di una forma di amore e di un tipo di rapporto non per tutti, tanto che piuttosto che essere trasparenti e onesti, si continua a preferire il tradimento come unica strada per poter amare qualcuno che non sia il proprio partner.
Eppure, quando l’amore arriva potete pure essere le persone più integerrime dell’universo e avere già una relazione, ma diventa praticamente impossibile non lasciarlo entrare. Quindi, poliamore, perché no?