Non significa diventare gelidi, né tirarsi indietro. Riuscire a regolare l'amore significa capire quando l’amore fa male e fermarsi a rielaborarlo.
Non significa diventare gelidi, né tirarsi indietro. Riuscire a regolare l'amore significa capire quando l’amore fa male e fermarsi a rielaborarlo.È possibile regolare i sentimenti? Secondo i ricercatori della Standford University, sì. Passione, infatuazione, rabbia, delusione sono stati sentimentali che viviamo ogni volta all’inizio, nel corso e alla fine di una relazione. Sul momento ci sembrano incontrollabili: è come se ci salisse un’onda emotiva dentro, che è più forte di noi. Tanto che spesso diciamo “non lo volevo veramente, ed è andata così”.
“Ho perso la testa, ed è andata così”. “Mi sono arrabbiata, ed è andata così”. “Non ho superato la delusione, ed è andata così”.
Ma siamo davvero in balia del sentimento, o siamo in grado di regolarlo? Regolare l’amore non significa controllare l’amore. Significa percepire quando è il momento giusto di mettere "pausa", perché “qualcosa” sta diventando troppo per noi e la sofferenza ha toccato un punto limite. Non vuol dire tirarsi indietro, non vuol dire non avere il coraggio, non vuol dire diventare gelidi. Né razionali.
Regolare l’amore vuol dire riconoscere quando inizia a far male e fermarsi a rielaborarlo. Per agire e decidere in modo più spontaneo e consapevole.
Abbiamo tutte il potere di auto-regolarci: nessuno meglio di noi può intuire i nostri sentimenti. Eppure, spesso, dimostriamo di non esserne in grado sconfinando nella “follia emotiva” o nell’ipercontrollo razionale. Holly Parker, docente di psicologia alla Harvard University, ha detto: “Siamo potenzialmente in grado di influenzare qualunque sentimento.” Non servono farmaci, basta volerlo in modo cosciente.
“Con i dovuti esercizi chiunque può essere in grado di cambiare radicalmente il proprio modo di vedere le cose, modificando la propria risposta emotiva nelle relazioni sociali” (James Gross, Stanford University). A quanto parte cuore e cervello non sono poi così separati, né nemici: possono collaborare e aiutarsi a vicenda. Basta volerlo, impegnarsi e dedicarsi al ripristino di questa alleanza.
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