Sport indicato durante la dolce attesa, ecco i tanti vantaggi legati al nuoto in gravidanza.
Sport indicato durante la dolce attesa, ecco i tanti vantaggi legati al nuoto in gravidanza.Fare sport in gravidanza non solo è utile, ma anche consigliato, a patto, ovviamente, di non mettere in pericolo la salute propria e del feto. Tra quelli più indicati durante un così delicato periodo nella vita di una donna c’è il nuoto per gestanti, pensato su misura per chi è in dolce attesa. A differenza dei comuni corsi di nuoto, prevede degli esercizi in acqua fatti in maniera leggera e controllata, a prova di pancione, insomma, ma soprattutto, esclude categoricamente i movimenti da non fare. Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo per godere appieno dei benefici e non correre rischi.
Perché fare nuoto in gravidanza
Perché il nuoto in gravidanza apporta numerosi benefici. Ma, ancora di più, risulta particolarmente indicato per le future mamme in quanto, in assenza di forza di gravità, il peso del corpo (pancione compreso) non grava sulla colonna vertebrale. Lo stesso vale per le articolazioni.
Tra i vantaggi di tale sport, inoltre, c'è il fatto di non produrre surriscaldamento corporeo che, secondo diversi studi, sarebbe potenzialmente responsabile di anomalie o malformazioni nell'embrione. Importanti, infine, sono anche i benefici psicologici: l'acqua rilassa e distende, favorisce benessere mentale e combatte lo stress.
Come fare nuoto in gravidanza
Quante volte alla settimana si può fare nuoto in gravidanza? Meglio non strafare: 2-3 volte sono sufficienti per mantenersi in forma senza affaticarsi più del dovuto. È inutile chiedersi quante vasche fare: ascoltate il vostro corpo e andrete sul sicuro. In linea di massima, però, si possono alternare due minuti di riposo ad ogni vasca effettuata.
Stili ed esercizi consigliati
Tra gli stili consigliati in gravidanza ci sono la rana e il dorso, che ha dalla sua il fatto di sgravare la gestante dal peso del pancione. Se lo stile rana è poco faticoso e permette un allungamento dei muscoli pettorali ed una contrazione dei lombari - aree che, a causa dei cambiamenti del corpo durante la gravidanza, non risultano allineate - anche lo stile libero può essere effettuato, ma con moderazione, ovvero prestando attenzione a non torcere eccessivamente il tronco.
Quanto agli esercizi da fare in acqua, oltre la camminata, che giova alla circolazione e rassoda gambe e glutei, si può nuotare per brevi lassi di tempo evitando di affaticarsi troppo. Un esercizio poco impegnativo consiste nel nuotare a dorso aiutandosi con una tavoletta da stringere con le braccia e sforzando, così, le sole gambe.
Foto: Olga Khoroshunova - 123.RF
Nuoto in gravidanza in sicurezza
Il nuoto è uno sport tranquillo, ma solo se eseguito con criterio e consapevolezza. Al bando qualsiasi tipo di sforzo eccessivo che, in ogni caso, non giova durante la gravidanza, ed evitate di stare in acqua per più di 45 minuti.
Le precauzioni
Evitate di farlo i primi tre mesi di gravidanza. Successivamente, iscrivetevi ad un corso solo previa autorizzazione del vostro ginecologo. In ogni caso, è bene sospenderlo o evitarlo nell'eventualità in cui si avvertano palpitazioni, giramenti di testa o affaticamento eccessivo. No, anche in presenza di contrazioni uterine, e divieto assoluto nel caso di placenta previa dopo le 26 settimane, rottura delle membrane, ipertensione gravidica, sanguinamenti persistenti dopo il primo trimestre.
Le controindicazioni
Prestate attenzione alle possibili infezioni: le piscine sono pur sempre dei luoghi pubblici nei quali si è esposti, per forza di cose, ai batteri. E quindi: fate sempre la doccia una volta terminata la sessione, insistendo in maniera particolare sull'igiene intima; utilizzate solo e sempre il vostro personale asciugamano ed evitate di sostare sedute sul bordo piscina se non necessario. In acqua si perdono parecchi liquidi: ricordate di bere sempre al termine dell'attività per reintegrare quelli persi.
Foto apertura: Darya Petrenko - 123.RF