Correre nel modo corretto è molto importante e per farlo bisogna seguire una tecnica ben precisa. Danilo Ridolfi ci dice qual è!
Correre nel modo corretto è molto importante e per farlo bisogna seguire una tecnica ben precisa. Danilo Ridolfi ci dice qual è!Per prima cosa analizzate la vostra corsa e cercate di classificarla secondo diversi criteri. Come fare? Un modo per valutarla bene è riprendersi con una videocamera o un cellulare. In alternativa potete guardare la vostra ombra cercando di capire quali sono i difetti della vostra corsa, mettendola in relazione a quella di altre persone. Osservate, dunque, i podisti e provate a valutare la loro corsa cercando di capire se è “fluida” oppure se è “goffa” e pesante.
Potenziate il vostro sguardo critico e cerca di analizzare i difetti che vedete nella vostra corsa.
Vi siete mai chiesti perché, oltre una certa velocità di camminata, viene naturale iniziare correre? La risposta più ovvia è: “Perché si fa meno fatica!”. Ma per quale motivo? Il motivo è che nella corsa si sfruttano le resistenze elastiche del connettivo, tendini e guaine muscolari, per immagazzinare e rilasciare energia durante i movimenti che ci portano ad avanzare.
Sfruttare al massimo le energie elastiche: quando corriamo è importante utilizzare al meglio la spinta del piede evitando di utilizzare troppo il tallone, concentrarci, invece, sulla spinta dell’avampiede. Questa, deve essere diretta il più possibile in avanti e non verso l’alto. Ciò permette di diminuire l’oscillazione verticale del bacino che possiamo utilizzare come metro di misura della “dispersione” di energia. Più “saltelliamo” durante la corsa, più energia disperderemo verso l’alto e conseguentemente anche durante l’ammortizzazione a terra. Al contrario, una corsa troppo “piatta” tende a disperdere il potenziale “elastico” che possiamo utilizzare rendendo molto dispendiosa e poco redditizia la corsa.
Il modo corretto è quindi quello di sfruttare le energie elastiche con l’oscillazione verticale del corpo a ogni balzo, cercando, però, di limitarlo al solo reale vantaggio che ne possiamo ricavare per fare meno fatica, evitando eccessive “escursioni”.
Una tecnica di corsa ad alto rendimento, può richiedere molto tempo ed esperienza per essere raggiunta, ma già solo dopo il primo mese, senza accorgervene, avrete migliorato molto il vostro rendimento e sarete in grado di correre più tempo. Questo perché il vostro sistema di riutilizzo elastico dell’energia, sarà diventato molto più efficiente, grazie all’aumento del reclutamento nervoso delle fibre muscolari e alla miglior “struttura connettivale”. In parole più semplici: i tendini e il connettivo che formano le guaine dei muscoli, saranno diventati più tonici e “reattivi”.
photo credit: Scott Ableman via photopin cc