L’ultima novità in fatto di allungamento muscolare è lo stretching tridimensionale, che assicura benessere, agilità e flessibilità con sequenze dinamiche di movimenti.
L’ultima novità in fatto di allungamento muscolare è lo stretching tridimensionale, che assicura benessere, agilità e flessibilità con sequenze dinamiche di movimenti.Lo stretching, si sa, è fondamentale a fine allenamento: permette di rilassare e distendere i muscoli impegnati nel movimento fisico, per evitare crampi e dolori muscolari.
Fare stretching è importante: i muscoli si mantengono forti ed elastici, le articolazioni non si irrigidiscono e si evitano problemi e dolori muscolari, specialmente post-allenamento.
Rispetto al classico stretching, lo stretching tridimensionale si muove sulle tre dimensioni, non solo "in piatto".
Flessioni, torsioni e avvitamenti, movimenti a spirale e circolari regalano armonia e agilità, organizzati in sequenze in piedi e a terra.
Lo stretching tridimensionale prevede esercizi innovativi, in cui le varie zone corporee vengono messe in movimento su più piani.
Facciamo un esempio: il braccio può essere piegato e disteso, ma può anche effettuare una torsione. E questo succede con tutte le parti del corpo, che possono ripiegarsi, ruotare, eseguire movimenti circolari e a spirale, dando vita a gesti complessi, combinati in posizioni efficaci. Si possono avere perciò:
- flessioni ed estensioni
- rotazioni e controrotazioni
- inclinazioni
- movimenti a spirale
Le varie zone del corpo vengono sottoposte a movimenti che vanno in diverse direzioni, semplicemente sfruttando le innate potenzialità motorie muscolari.
Rispetto al tradizionale stretching, quello tridimensionale si articola in sequenze molto efficaci, che consentono movimenti ampi, armoniosi, completi. Il tridimensional stretching viene proposto nelle palestre in corsi di gruppo ma si presta anche all'allenamento con personal trainer.