La neuropatia del pudendo è spesso difficile da diagnosticare. Scopri i sintomi di una causa frequente della “sindromi dei ciclisti”!
La neuropatia del pudendo è spesso difficile da diagnosticare. Scopri i sintomi di una causa frequente della “sindromi dei ciclisti”!Dolori pelvici, bruciore, intorpidimento: sono solo alcuni dei sintomi della neuropatia del pudendo, problematica che spesso risulta essere alla base della cosiddetta “sindrome dei ciclisti”.
Andare in bicicletta può infatti causare l'intrappolamento del nervo che trasporta le sensazioni ai genitali esterni, al retto e al perineo, scatenando in queste zone sintomi simili a quelli causate a livello di polsi e mani dalla più nota sindrome del tunnel carpale.
Purtroppo riconoscere questo problema non è semplice e prima di arrivare a una diagnosi possono trascorrere interi anni, durante i quali il dolore aumenta fino a diventare invalidante.
Oggi l’AINPU (Associazione Italiana Neuropatia del Pudendo) promuove uno studio per comprendere le cause della neuropatia del pudendo
Tutte le persone che hanno o hanno avuto a che fare con questo problema possono compilare un questionario online (per accedervi basta cliccare a questo link) per rispondere a domande mirate a raccogliere il maggior numero di informazioni possibili su questa patologia.
Ma quali sono i sintomi da riconoscere?
Il danneggiamento meccanico del nervo pudendo o i danni derivanti dalla sua infiammazione possono manifestarsi sotto forma di:
- dolori vaghi o simili a una pugnalata
- sensazione di bruciore
- sensazione di essere punti da spilli
- dolori simili a quelli causati da pungiglioni
- intorpidimento
- torcimento
- sensazione di freddo
- sensazione di stiramento
- sensazione di avere un copro estraneo nel retto o nella vagina
Una volta diagnosticata, questa problematica può essere trattata con un'opportuna terapia fisica, con l'iniezione di steroidi e con la chirurgia di decompressione del nervo.
Purtroppo, però, a volte nelle donne questi problemi vengono erroneamente interpretati come sintomi di una vulvodinia idiopatica (cioè senza una causa nota). Altre volte viene diagnosticata una coccidinia, oppure una sindrome dell'elevatore dell'ano, o ancora una borsite ischiale o una proctalgia idiopatica.
Queste errate diagnosi portano all'aumento dei problemi associati all'intrappolamento, cui si associa un ritardo nelle terapie.
Per questo i pazienti dell’associazione AINPU hanno deciso di scendere in campo proponendo e promuovendo il loro questionario.
“Il nostro obiettivo – spiega all'Osservatorio Malattie Rare Elena Chiellini, membro attivo dell’Associazione – è di raccogliere un ampio numero di risposte che ci permetteranno di ottenere dati significativi da sottoporre all’attenzione di interlocutori-chiave come ad esempio medici, che hanno difficoltà nel formulare una diagnosi corretta, e all’opinione pubblica, per far conoscere le tante problematiche che i pazienti, donne per circa due terzi del totale, affrontano quotidianamente”.
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Fonte: Osservatorio Malattie Rare