L'osteoporosi colpisce molte italiane senza che lo sappiano. Scopri chi è a rischio!
L'osteoporosi colpisce molte italiane senza che lo sappiano. Scopri chi è a rischio!L'osteoporosi è un problema che colpisce soprattutto le donne. Nonostante questa consapevolezza, poche italiane pensano di essere a rischio, mentre i dati delle ultime ricerche dicono esattamente il contrario.
In Italia più del 33% della popolazione femminile over 65 soffre di osteoporosi e circa il 47% di osteopenia
Non solo, il 17% circa delle donne ha avuto una frattura non associata a un trauma, quindi associabile a una fragilità delle ossa.
A svelarlo è la ricerca “Prevalence of Postmenopausal Osteoporosis in Italy” pubblicata su Calcified Tissue International da Fondazione per l’Osteoporosi Piemonte e Città della Salute e della Scienza di Torino, secondo cui quella con cui hanno a che fare gli italiani è una grave pandemia silenziosa di osteoporosi.
Gli esperti ritengono che questo studio evidenzi la necessità che le donne che hanno passato la menopausa si sottopongano ad opportuni controlli, tenendo ben presente se si è esposte a specifici fattori di rischio per l'osteoporosi.
“L’osteoporosi”, spiega Claudia Matta, presidente della Fondazione per l’Osteoporosi Piemonte “ha infatti un’enorme rilevanza sociale ed economica, perché comporta un alto rischio di fratture che, tra gli anziani, sono tra le maggiori cause di mortalità. Inoltre, il 50% delle persone con frattura di femore subisce una forte riduzione della propria autosufficienza e, in circa il 20% dei casi, richiede un’ospedalizzazione a lungo termine”.
“In generale il problema dell’Osteoporosi è in Italia ampiamente sottovalutato”, aggiunge Giancarlo Isaia, direttore della Struttura Complessa Geriatria e Malattie metaboliche dell'osso della Città della Salute e della Scienza di Torino. “Di conseguenza, pur potendo disporre di farmaci estremamente efficaci nel prevenirne le conseguenze fratturative, molti Pazienti non hanno accesso ai trattamenti”.
“La conseguenza è di constatare la presenza di numerose fratture, soprattutto di femore e di vertebre, che avrebbero potuto essere prevenute in presenza di una seria e diffusa campagna di prevenzione”.
Ricordiamo che una terapia adeguata riduce del 50-70% il rischio di fratture.
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