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Intolleranze alimentari: se fosse colpa delle emozioni?

Le intolleranze alimentari sono sempre più diffuse ma sulle loro cause ci sono ancora molti dubbi. Scopri il ruolo che potrebbero giocare le emozioni!

Le intolleranze alimentari sono sempre più diffuse ma sulle loro cause ci sono ancora molti dubbi. Scopri il ruolo che potrebbero giocare le emozioni!

Le intolleranze alimentari sono un fenomeno in continua crescita.  Spesso, però, vengono ancora confuse con vere e proprie allergie.

In realtà solo un terzo di questi disturbi viene diagnosticato attraverso un test di provocazione orale, l'unico esame che consente di identificare con certezza un'allergia alimentare, permettendo di distinguere quella che può essere definita una patologia dal semplice fenomeno di sensibilizzazione nei confronti di un alimento. 

Mentre le allergie sono reazioni esagerate del sistema immunitario nei confronti di sostanze presenti nel cibo, nel caso delle intolleranze non viene scatenata nessuna risposta immunitaria. Le intolleranze, infatti, possono essere considerate delle reazioni tossiche dell'organismo e dipendono dalla dose di alimento assunta.  
Al contrario, basta una qualsiasi quantità, anche molto piccola, del cibo cui si è allergici per scatenare una risposta molto forte e pericolosa.

Se il sistema immunitario non c'entra, quali sono i meccanismi che portano alla comparsa delle intolleranze alimentari?

Oggi la psicopedagogista Edi Salvatori propone una nuova teoria:

Alla base della reazione tossica dell'organismo nei confronti di un cibo potrebbe esserci un'emozione non riconosciuta e riconducibile al cibo stesso

Nella mia esperienza professionale”, spiega l'esperta, “mi sono accorta che le intolleranze alimentari nascono, essenzialmente, dalla nostra incapacità di ascoltarci, di ascoltare i nostri desideri più profondi, di dare fiducia alla saggezza antica del nostro corpo”.

Se così fosse, per sconfiggere il problema potrebbe essere sufficiente eliminare il blocco emotivo alla sua base.

Ecco quali sono le associazioni tra intolleranze alimentari ed emozioni ipotizzate da Edi Salvatori:

  • Intolleranza alla mela: alla sua base ci sarebbe il senso di colpa. L'associazione che nasce da quella della mela al peccato originale. Per questo l'intolleranza alla mela sarebbe tipica delle persone che dirigono la propria rabbia inespressa verso le persone con cui hanno un legame affettivo
  • Intolleranza al latte: alla sua base ci sarebbe un rapporto con una madre ansiosa o assente. Per questo si svilupperebbe un rifiuto nei confronti dell'alimento con cui la madre nutre i propri figli. Quando compare in età adulta può rappresentare un conflitto irrisolto che porta ad allontanarsi dagli zuccheri del latte, che possono essere simbolicamente ricondotti al bisogno di dolcezza e affetto
  • Intolleranza al glutine: sarebbe associata alla difficoltà ad instaurare relazioni stabili per paura dell'invischiamento, soprattutto in famiglia. A soffrirne sarebbe soprattutto chi ha vissuto in contesti familiari opprimenti in cui è stato difficile far valere la propria individualità
  • Intolleranza al prezzemolo: tipica delle persone disponibili, gentili, responsabili e sempre pronte a mettersi da parte, è associata alla difficoltà a stabilire dei confini
  • Intolleranza alla carne: sarebbe la conseguenza di uno stile di vita frenetico e caotico.
    L'azione ci impedisce di pensare, di ascoltare il disagio che c'è dentro di noi”, spiega Salvatori. “Quando il corpo non regge più questo meccanismo, in quanto emerge un forte stato di stress e di stanchezza, anche come conseguenza di un sovraccarico energetico del fegato. Questa intolleranza può essere l'espressione di persone che non si concedono nemmeno il tempo per nutrirsi, proprio perché la carne necessita di tempi più lunghi per la masticazione e l'assimilazione”.
  • Intolleranza al cioccolato fondente: è segnale di una vita sessuale vissuta non come piacere, ma come dovere
  • Intolleranza al cioccolato al latte o alla caffeina: indicano il bisogno di coccole, di affetto e di dolcezze.
    Insorgono in persone particolarmente rigide con se stesse, con un grande senso del dovere e con una forte responsabilità”.
    In questi individui il cioccolato e il caffè, percepiti come piaceri della vita, vengono respinti da un senso del dovere secondo cui tutto ciò che si vuole ottenere deve essere il frutto di grandi sacrifici.
    Per questo il piacere facile dato da questi alimenti viene rifiutato.


Foto: © Ogonkova - Fotolia.com
Fonte: Adnkronos

Tipsby Dea

I test per le allergie e le intolleranze alimentari

Al momento sono poche le intolleranze per cui sono disponibili test diagnostici dall'efficacia comprovata. Fra questi sono inclusi quelli per l'intolleranza al lattosio, per la celiachia, per la sensibilità al glutine e per l'allergia al nichel