La donna è più esposta ai rischi di alcune malattie infettive rispetto all'uomo. Scopri quali sono i principali pericoli!
La donna è più esposta ai rischi di alcune malattie infettive rispetto all'uomo. Scopri quali sono i principali pericoli!Le differenze di genere tra donna e uomo espongono la salute femminile a rischi diversi rispetto a quelli corsi dalla salute maschile.
Il pericolo riguarda anche alcune malattie infettive.
Carenze conoscitive su alcuni aspetti peculiari della biologia femminile espongono la donna a rischi specifici in caso di infezioni
Gli esperti ne hanno parlato a Milano in occasione del congresso “Donna & Infezioni. Le differenze di genere nelle malattie infettive” svoltosi nell'ambito delle iniziative organizzate per celebrare la prima Giornata Nazionale per la Salute della Donna.
I fattori che influenzano la distribuzione, il decorso e, in alcuni casi, il trattamento delle infezioni possono essere di tipo genetico, sociale ed ambientale, ma non solo.
Come ha infatti spiegato Massimo Galli, vicepresidente della Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali (Simit), esistono anche delle differenze di genere.
Il fenomeno è particolarmente significativo nei Paesi in cui la cultura locale porta a privilegiare i figli maschi.
Qui, infatti, le tradizioni culturali implicano anche conseguenze sulla salute, sull'accesso alle cure e, ha sottolineato Galli, sulla capacità di difendersi da malattie come quelle a trasmissione sessuale.
Ecco alcuni dei rischi cui sono esposte le donne
- HIV: la donna è più spesso infettata da un partner che conduce una vita sessuale promiscua. Inoltre in assenza di trattamento il decorso dell'infezione tende ad essere meno favorevole.
- TORCH: dietro a questo acronimo si nasconde un gruppo di agenti patogeni che in caso di infezioni in gravidanza mettono in serio pericolo il feto. Si tratta del Toxoplasma gondii, del virus della rosolia, del citomegalovirus e dell'Herpes simplex.
- Zika: anche questo virus sembra essere molto pericoloso per il feto.
- L'inefficacia dei farmaci antinfettivi: molti degli studi che devono essere condotti per poterli registrare non includono un numero adeguato di donne. La donna si ritrova quindi ad assumere dosi di farmaci calcolate per l'uomo. Fra le possibili conseguenze è incluso l'aumento della frequenza degli effetti tossici, come avviene nel caso delle terapie antiretrovirali.
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Fonte: Simit