L'abitudine a fare spuntini notturni minaccia la linea, ma non solo. Scopri i rischi per la memoria!
L'abitudine a fare spuntini notturni minaccia la linea, ma non solo. Scopri i rischi per la memoria!Gli spuntini notturni possono minacciare linea e salute. Mangiare fuori orario può ad esempio aumentare la probabilità di ritrovarsi alle prese con una condizione di pre-diabete. I rischi, però, non finiscono qui.
Gli spuntini notturni potrebbero compromettere anche la memoria
A suggerirlo è uno studio pubblicato sulla rivista eLife da un gruppo di ricercatori della David Geffen School of Medicine dell'Università della California di Los Angeles guidato da David Loh, epserto del Laboratorio di Medicina Circadiana e del Sonno.
“Dato che molte persone si ritrovano a lavorare o a giocare nei momenti in cui normalmente dovrebbero dormire è importante sapere che ciò può annebbiare alcune funzioni del cervello”, spiega Loh.
Incuriosito dalla consapevolezza dell'impatto degli spuntini notturni sulla salute metabolica, il ricercatore si è chiesto insieme ai suoi colleghi se potessero avere un effetto a livello cognitivo.
Per verificarlo hanno condotto esperimenti sui topi, scoprendo che l'abitudine di mangiare fuori orario compromette alcuni aspetti dell'apprendimento, in particolare la capacità di riconoscere un nuovo oggetto e la memoria a lungo termine.
Entrambe queste funzioni sono controllate dall'ippocampo, un'area del cervello che gioca un ruolo importante nella capacità di associare sensazioni ed esperienze emotive ai ricordi e di organizzare e immagazzinarne di nuovi.
Loh e colleghi hanno scoperto anche che mangiare fuori orario porta a una riduzione proprio a livello dell'ippocampo dell'attività di una proteina che regola geni coinvolti nei ritmi circadiani, nell'apprendimento e nella memoria, CREB.
La riduzione è risultata particolarmente significativa nelle ore in cui i topi avrebbero dovuto dormire anziché mangiare, mentre il principale controllore dei ritmi circadiani – il nucleo soprachiasmatico dell'ippocampo – non è parso influenzato dagli spunti fuori orario.
In base a questi risultati i ricercatori hanno concluso che gli spuntini notturni alterano la sincronizzazione tra i diversi orologi biologici presenti nel cervello, e che questo porta a problemi di memoria.
“Abbiamo fornito la prima prova del fatto che mangiare regolarmente nel momento sbagliato della giornata ha effetti di vasta portata sull'apprendimento e sulla memoria”, sottolinea Loh.
Gli autori ammettono che questi risultati devono essere confermati da studi sull'uomo, aggiungendo però che ricerche precedenti hanno già associato un peggioramento dei risultati ottenuti nei test cognitivi da chi lavora su turni.
“Gli orari moderni possono portarci a mangiare giorno e notte”, conclude Christopher Colwell, responsabile dello studio, “per questo è importante capire in che modo il cibo riesca a influenzare i ragionamenti”.
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Fonte: EurekAlert!