L'anoressia non colpisce solo adolescenti e adulti. Anche le bambine molto piccole corrono molti rischi: ecco come affrontare il disturbo.
L'anoressia non colpisce solo adolescenti e adulti. Anche le bambine molto piccole corrono molti rischi: ecco come affrontare il disturbo.L'anoressia è un problema spesso considerato esclusivamente femminile. In realtà a soffrirne sono anche i ragazzi, ma in rapporto 1 a 9 rispetto alle ragazze che, per di più, sembrano iniziare ad avere a che fare con il problema sempre più precocemente.
Nel 95% dei casi l'anoressia si manifesta tra i 12 e i 17 anni, ma oggi i suoi sintomi sono riscontrabili anche fra le bambine di 8-9 anni
A parlarne in occasione di un evento dedicato al tema sono stati gli esperti dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma che, insieme a questa notizia allarmante ne hanno portata anche una più confortante: quando il suo esordio è precoce la possibilità di guarire dall'anoressia è maggiore.
A determinare la comparsa del problema è una serie di cofattori: personalità tendente al perfezionismo, predisposizione al controllo ossessivo, alcuni elementi da ricercare nella famiglia e altri nascosti, invece, nei geni.
Per questo la cura deve essere multidisciplinare: non basta agire sui comportamenti alimentari, ma è necessario concentrarsi anche sui problemi emotivi alla base del problema.
Purtroppo al momento l'anoressia resta un killer: chi ne soffre corre un rischio di morire di 5-10 volte superiore rispetto ai coetanei che non presentano il disturbo.
Non solo, questa patologia resta la malattia psichiatrica caratterizzata dal tasso di mortalità più elevato, pari all'1,8% nell'infanzia e al 10% nell'età adulta.
Fortunatamente, però, secondo i dati del Bambino Gesù il 90% circa dei casi ad esordio precoce riesce a guarire.
La lotta deve però passare da programmi terapeutici intensi e quotidiani cui devono partecipare anche i genitori.
In caso di dubbi che facciano pensare a un problema di anoressia è quindi indispensabile evitare di temporeggiare: rivolgendosi alla struttura adatta è possibile mettere al sicuro al salute dei propri figli.
Foto: @ Paloma A. Rojas – Flickr
Fonte: Ospedale Pediatrico Bambino Gesù