Alimentazione e fitness, con la pubblicità ingannevole si mangia di più

La pubblicità dei prodotti destinati all'alimentazione può essere ingannevole.

Convinti che facciano ingrassare di meno, si può infatti finire per mangiarne quantità eccessive e, allo stesso tempo, si arriva a ridurre l'attività fisica che aiuta a mantenersi in forma.

Associare a un cibo il fitness può trarre in inganno, facendo credere che si tratti di un prodotto meno pericoloso per la linea

A dimostrarlo è uno studio pubblicato sul Journal of Marketing Research da Joerg Koenigstorfer, della Technische Universität München, e da Hans Baumgartner, della Pennsylvania State University, che hanno analizzato l'effetto del cosiddetto “fitness branding” (l'abitudine di associare a un cibo l'immagine di uno sport o di uno sportivo).

Per farlo hanno reclutato persone costantemente preoccupate per il loro peso, e quindi attente a ciò che mangiavano e a come bruciare calorie con l'esercizio.

Ad alcuni sono stati dati degli snack contrassegnati con la scritta “fitness” e con l'immagine di scarpe da corsa, ad altri snack non “fitness branded”.

In una prima fase è stato chiesto semplicemente di assaggiare e giudicare il prodotto, mentre in una seconda fase è stato chiesto anche di allenarsi, a piacere, su una cyclette dopo averlo mangiato.

E' stato così scoperto che quando si hanno a disposizione snack “fitness branded” si finisce per mangiare di più e per fare meno esercizio.

L'effetto negativo, insomma, può essere duplice: da un lato si eccede con le calorie, dall'altro si crede che sia necessario fare meno esercizio per smaltire quanto si è mangiato.

Attenzione, quindi, a non farsi trarre in inganno: quella che potrebbe sembrare una scelta amica della linea potrebbe rivelarsi un'arma letale per la forma fisica.

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Fonte: American Markenting Association