L'HIV può essere tenuto a bada con opportune terapie, ma non con un vaccino. Ecco il punto della situazione fatto dagli esperti.
L'HIV può essere tenuto a bada con opportune terapie, ma non con un vaccino. Ecco il punto della situazione fatto dagli esperti.L'HIV è noto da ormai trent'anni.
Da quando ha iniziato a difondersi nella popolazione umana questo virus è stato oggetto di numerosissimi studi.
Nessuna ricerca è però riuscita a mettere a disposizione una vera e propria cura contro l'infezione.
Oggi la medicina ha a disposizione numerose terapie per tenere sotto controllo l'HIV, ma non esiste ancora un vaccino
A fare il punto sulla situazione sono stati gli esperti riunitisi in occasione della VII Conferenza italiana su Aids e retrovirus (Icar) di Riccione.
Fra le notizie che arrivano dall'evento non mancano quelle rassicuranti.
Gli esperti hanno infatti notato che in Italia la cosiddetta retention in care – l'adesione al programma di cura – è più efficace che in tutti gli altri paesi occidentali.
In Italia grazie alle cure il virus è assente nell'80% dei pazienti seguiti
Negli Stati Uniti, ad esempio, solo il 50% dei pazienti seguiti non ha virus nel sangue.
Per di più in Italia tutti possono accedere all'uso dei farmaci antiretrovirali per tenere sotto controllo l'infezione.
Adriano Lazzarin, presidente Icar, ha sottolineato come il Bel Pase sia stato efficiente anche ad ottenerli nella fase di sviluppo. Tuttavia, l'esperto sottolinea come la fase di registrazione che permette di averli a disposizione dovrebbe essere velocizzata.
Non esistono invece farmaci in grado di eliminare il virus dall'organismo, così come non esiste un vaccino che aiuti a proteggersi dall'infezione.
Lazzarin ha spiegato al momento non esistono anticorpi in grado di bloccare il virus dopo che è entrato nelle cellule.
Per ora l'unica strategia valida resta quindi potenziare le difese immunitarie contro l'HIV.
Una vaccinazione terapeutica aiuterebbe proprio a rafforzare le risposte immunitarie attraverso la produzione di anticorpi.
Gli studi condotti fino ad oggi aumentano gli ottimismi circa questa possibilità, ma secondo gli esperti bisogna ancora essere cauti con gli entusiasmi.
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