Il rapporto con il cibo può essere determinante per dimagrire. Scopri che mangiatore sei e qual è la dieta perfetta nel tuo caso!
Il rapporto con il cibo può essere determinante per dimagrire. Scopri che mangiatore sei e qual è la dieta perfetta nel tuo caso!Dimagrire non è sempre semplice e non esiste una dieta perfetta adatta ad ogni persona.
Per identificare quella migliore nel proprio caso bisogna tenere conto di diversi fattori: quelli ormonali, quelli genetici e anche quelli psicologici.
Il rapporto con il cibo è influenzato da ormoni, geni e psicologia, che nel loro insieme spiegano perché si può essere portati a mangiare troppo mandando a monte ogni buon proposito di dieta
Secondo gli esperti delle Università di Oxford e di Cambridge ognuno di noi può appartenere ad una di tre possibili categorie:
- i “mangioni”: anche di fronte a un buffet all you can eat non si sento mai sazi;
- gli “affamati”: hanno continuamente fame perché possiedono molti (e non solo uno o pochi) “geni dell'obesità” che aumentano il loro rischio di sovrappeso. In alcuni casi ad esserne influenzata è la personalità, in altri l'appetito, in altri ancora la forza di volontà;
- gli “emotivi”: si curano con il cibo e mangiano quando non sono felici.
Questa teoria è stata vagliata su 75 volontari – 25 per ogni categoria – in un test durato 3 mesi, ma non solo.
Gli esperti hanno anche messo a punto una dieta specifica per ciascuna tipologia di “mangiatore”.
Ecco qual è la dieta perfetta in base al proprio rapporto con il cibo:
- I “mangioni” dovrebbero seguire un'alimentazione ricca di cibi ad alto contenuto proteico, come le carni, il pesce e i legumi, mentre dovrebbero ridurre il consumo di alimenti ad elevato contenuto di carboidrati, come il pane bianco e le patate. In questo modo vengono stimolati opportunamente gli ormoni presenti nell'apparato digerente.
- Chi ha sempre fame potrebbe trovare una soluzione nella dieta 5:2, che prevede di non superare le 800 calorie quotidiane solo per 2 giorni in una settimana e di mangiare a piacere durante gli altri 5 giorni.
- I mangiatori emotivi potrebbero invece trovare beneficio nel supporto da parte di altre persone in modo da evitare di rifugiarsi nel cibo. Quello proposto dagli esperti di Oxford e Cambridge è un approccio simile al modello Weight Watchers.
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Fonte: Daily Mail